Alessandro Lozzi

Poteva essere un’occasione di orgoglio nazionale, in un momento in cui infondere fiducia e coraggio era quanto mai importante. E invece è diventata la solita bega da pollaio, la solita occasione di denigrazione, di ritorsione. In questa visione perversa, la trasmissione televisiva sulla consegna delle abitazioni ai nostri connazionali terremotati non è stata un’occasione per essere loro vicini e, al contempo, vedere cosa è in grado di fare un popolo quando solidarizza, ma solo un modo per celebrare Berlusconi. Il fatto è insignificante davanti all’odio. Purtroppo. Certo, il pericolo di una trasmissione troppo compiacente esisteva. E tutto è dipeso dalla professionalità del conduttore. Ma in un Paese normale, direbbe D’Alema, prima si vede la trasmissione e, se ciò accade, si protesta, si condanna, si denuncia, si manifesta. Qui no, si è agito in via preventiva. Si sono imbastiti processi intransigenti. Alle intenzioni. Anzi, a quelle che si supponevano essere intenzioni. La verità è che per D’Alema e compagni il nostro è un Paese normale solo quando governano loro. Se al governo ci sono gli altri, per ciò stesso viviamo fuori dalla normalità. Diamogli ragione: evitiamo manifestazioni di regime sul terremoto in Abruzzo e, al loro posto, facciamo manifestazioni di informazione. Sul terremoto delle Marche del 1997, ad esempio. Per agevolare la diffusione di una corretta informazione, segnalo un articolo del quotidiano ‘la Repubblica’ del 31 ottobre 1997 a firma Giovanni Valentini, dal titolo: ‘Lo scaricabarile’, in cui tra l’altro si legge: “E’ stato fatto veramente tutto il possibile per aiutare le popolazioni dell’Umbria e delle Marche colpite dal sisma? Le notizie che arrivano dalle zone terremotate e le riprese televisive autorizzano a rispondere di no: le immagini di quelle donne, di quei vecchi e, soprattutto, di quei bambini sotto le tende squarciate dal vento come le vele di una barca nella tempesta non possono non suggerire qualche interrogativo. Che fine ha fatto, in questa occasione, il buonismo dell’Ulivo? E soprattutto, dove s’è perso quel senso di solidarietà umana e civile che dovrebbe ispirare in modo particolare un governo costituito dalla sinistra? Non vogliamo essere ingiusti o ingenerosi con chi s’è prodigato fin dall’inizio nell’opera di soccorso e di salvataggio. Il problema, evidentemente, non riguarda tanto le persone o i singoli, quanto l’organizzazione complessiva, l’efficienza di un apparato d’emergenza che non funzionava prima e non funziona tuttora, se è vero che in Umbria e nelle Marche stiamo assistendo, purtroppo, alla riedizione di un triste spettacolo già visto e rivisto più volte in passato. Il peggio è che anche questa volta è cominciato il gioco al massacro, il rimpallo delle responsabilità, lo scaricabarile, nel maldestro tentativo di attribuire sempre a qualcun altro ritardi, colpe e omissioni. La Protezione civile che accusa i sindaci delle zone colpite dal sisma, i sindaci che accusano le ditte appaltatrici, le ditte appaltatrici che accusano la burocrazia e così via, nell’eterna commedia italiana degli equivoci e degli inganni. E come se tutto ciò non bastasse, ecco che la maggioranza di centrosinistra trova il modo di litigare perfino sul terremoto, con Rifondazione comunista che attacca il governo sull’entità dei fondi da stanziare…”. Hanno ragione loro: non consentiamo alla televisione di Stato di trasformarsi in un corifeo del dittatore, non celebriamo un insopportabile regime. Delle case consegnate agli abruzzesi lo sanno tutti. Informiamo, invece, su come le cose andavano prima, quando al governo c’erano Prodi e D’Alema.


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NICOLA - GATTA - Mail - martedi 22 settembre 2009 21.28
CONCORDO PIENAMENTE.
IL VERO NEMICO DELLA SINISTRA, CHE PURE PER CERTI ASPETTI AMMIRO E CONDIVIDO, E' DI ESSERE TALMENTE COMPIACIUTA DALL'ODIO PER BERLUSCONI DA NON POTERNE PIU' FARE A MENO. E' UNA DROGA CHE LA STA DISTRUGGENDO PERCHE' NON SI RENDE CONTO CHE, SECONDO LA VECCHIA LEZIONE DI OSCAR WLDE, PIU' NE PARLA (MALE) E PIU' LUI ACQUISTA POPOLARITA'.
NEL PAESE NORMALE AGOGNATO DA D'ALEMA, L'OPPOSIZIONE SI OCCUPA CON OBIETTIVTA' DI PROBLEMI VERI SULLA SOLUZIONE DEI QUALI COSTRUISCE CONSENSO. QUESTA SINISTRA INVECE CERCA VOTI NELLE MUTANDE DELLA D'ADDARIO.





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