Valentina Ughetto'The Stinging Fly', rivista letteraria, è un punto di riferimento per gli scrittori irlandesi da 25 anni. Una piccola testata cresciuta pubblicando sconosciuti talentuosi, come Sally Rooney. Dare voce alle capacità di gioveni talenti e crederci era il modo più rivoluzionario per crescere bene. E così è stato, fino ad oggi. Nel 2010, quando 'The Stinging Fly' contava già un migliaio di abbonati e una tiratura di duemila copie, ha saputo mostrare la letteratura irlandese contemporanea, riponendo fiducia in Colin Barrett e nei suoi racconti: dapprima 'Let's go kill ourselves' nel 2009 e quattro anni dopo con la raccolta d'esordio 'Young Skins', divenuta un successo internazionale. Sally Rooney era una semplice studentessa del Trinity College, quando ha iniziato a pubblicare e a far conoscere le sue opere, apprezzate e realizzate in celebri serie tv. Non solo una rivista, dunque, ma un luogo di dialogo tra scrittori che i due fondatori, Declam Meade e Aoife Kavanagh, sono riusciti a realizzare. Una bella realtà, 'The Stinging Fly', che in italiano significa: la 'mosca pungente'. Nata a Dublino nel 1997, ha permesso di creare un moto intellettuale, una letteratura 'fluttuante'. Una vera risorsa riconosciuta anche con finanziamenti pubblici, in quanto molti dei più importanti scrittori irlandesi emersi negli ultimi 20 anni sono stati pubblicati sulla rivista all'inizio della loro carriera. Oggi, Sally Rooney, dopo un passato da redattrice, ricopre il ruolo di presidente del Consiglio di amministrazione, con una trovata per gli esordienti: mettere in rete la 'comunità letteraria'. Persino la grande editrice Katie Raissian, senior editor dell’importante casa americana 'Grove Atlantic', ha dovuto riconoscere che per ogni scrittore ‘The Stinging Fly’ è stata garanzia di successo, sia a livello di scrittura, sia di storia dei personaggi. La rivista è sostenuta, dal 1998, anche grazie ai contributi dell'Arts Council, che per il 2023 ha stanziato circa 200 mila dollari: 20 mila in più del 2022. Dal 2021 c'è stato anche l'intervento della T. S. Eliot Foundation. E Audrey Keane, responsabile della letteratura presso l'Arts Council, ha riconosciuto a 'The Stinging Fly' le sue "capacità di rinnovarsi e l’alta qualità degli scritti". La rivista punta all'emozione, a quella sensazione di leggere qualcosa che non si è mai visto, né sentito, prima, che riflette una concezione particolare del mondo. “Declam è un ottimo editor e lettore: la sua attitudine è il fiuto”, precisa Kevin Barry, un altro veterano della rivista. Proprio Barry racconta che, nel 2004,  si era rivolto a Meade, proponendogli una mezza dozzina di racconti brevi. Meade gli suggerì di aggiungerne altri. E tre anni dopo, la raccolta ‘There are little Kingdoms’ è stata pubblicata dalla ‘Stinging Fly Press’, facendo vincere a Barry il 'Rooney Prize'. E a detta dello stesso Meade: "E' il libro più venduto della casa editrice". Momenti di gloria, quelli in cui a uno scrittore si lascia piena libertà, perché si ‘lancia’ sicuro. E’ questa la vera fortuna di chi lavora in una redazione che vive di emozioni.





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