Valentina SpagnoloAlla luce dei gravi fatti di razzismo che hanno interessato di recente la Germania, ci è sembrato utile andare a 'ripescare' le parole del giurista tedesco Georg Nolte, docente all'Università di Berlino, membro della Commissione del diritto internazionale dell'Onu, nonché figlio del noto storico e filosofo, Ernst Nolte. Nel corso un incontro a Roma, egli ci ha spiegato i punti di forza del sistema costituzionale tedesco e le sue somiglianze con quello italiano. Ciò in favore di un'ideale di rinnovamento, di difesa della libertà di stampa e di riconoscimento dei diritti umani. Il professor Nolte ha infatti dichiarato che "l'Italia e la Germania sono molto diverse, ma particolarmente avvicinabili, nonostante i rispettivi sistemi costituzionali siano distinti tra loro". E ha aggiunto: "Il principio di ripudio dell'uso della forza, contenuto negli articoli che regolano il Bundesrat (la Camera 'alta' tedesca, ndr) e, quindi, espressi esplicitamente dalla Costituzione federale di Bonn del 1949, è connaturato anche alla Costituzione italiana, laddove si esprime un ripudio della guerra in favore di un senso d'incontro e di pace tra le nazioni". E' questo un punto di convergenza importante tra i due ordinamenti giuridici, i quali rifiutano ogni tipo di aggressione come modalità di risoluzione delle contese internazionali. Quindi, per entrambe le Costituzioni, alcuni principi e valori fondamentali sono resi in funzione di una prospettiva aperta e fiduciosa in favore degli attuali rapporti diplomatici. Il giurista tedesco ha poi ricordato, per proprietà transitiva, alcuni chiari esempi degli ultimi decenni, come gli sviluppi del 'Progetto Avax' tra il 2014 e 2016, o l'atto finale firmato da 'Gazprom' con la Turchia per il 'Turkish Stream'. Tali vicende possono servire a sostenere delle campagne contro l'emarginazione di quei Paesi considerati 'transitori' nella Ue, valorizzando l'unione energetica come preminentemente importante. Muovendosi in tale direzione, si potrebbe respirare un clima internazionale più aderente al pieno riconoscimento dell'autodeterminazione individuale e, soprattutto, degli accordi internazionali ratificati tra gli Stati. L'importanza dei messaggi che la Germania e i suoi esponenti vorrebbero diffondere per mezzo della diplomazia è, dunque, il superamento di ogni limite costituito, oggi, dai difetti della digitalizzazione di ampio consumo. In pratica, Nolte si è espresso più volte, in questi anni, a favore di un intelligente 'manifesto della sovranità del cittadino', richiamando un effetto giuridico rilevante della Costituzione tedesca, trasmesso da ciò che discende dalla legge. In secondo luogo, anche il concetto di forza militare europea non può e non potrà essere disgiunto da quello di 'difesa militare'. In tal senso, l'appartenenza all'Unione europea dev'essere orientata verso un senso di partecipazione unitaria e globale per il mantenimento della difesa della Ue e della pace collettiva. Lo stesso principio di "controllo tradizionale", espresso dalla Corte costituzionale federale della Germania, è da considerarsi essenziale in quanto modalità di inclusione dei principi costituzionali e legislativi di ogni 'Lander' tedesco. Lo stesso articolo 51, oggi considerato un vero e proprio emblema della Costituzione di Bonn, può essere interpretato come possibilità di valorizzazione di una difesa europea orientata alla prevenzione e, al contempo, alla difesa della 'naturale sicurezza nazionale'. Infine, Georg Nolte ha concluso con un messaggio positivo e attualissimo: "La politica deve proseguire nel suo sforzo di apertura di nuove 'vie d'incontro' per tutti all'interno dell'Unione europea, al fine di coordinare e soccorrere i singoli 'Stati-membri' in ogni emergenza, come previsto dal diritto internazionale".


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