Carla De LeoGrande partecipazione al convegno 'Libia, ieri, oggi e domani', nel quale erano previsti crediti formativi per 100 giornalisti. Con la presenza di altri 50 giornalisti invitati, il dibattito è stato organizzato dall'Osservatorio mediterraneo di geopolitica e antropologia (Omega). L'incontro, pianificato con la collaborazione dell'Ordine dei giornalisti di Roma e patrocinato dalla 'Comunità del Mondo arabo in Italia' (Co-mai), dal Movimento internazionale 'Uniti per Unire' e dall'associazione dei Medici di origine straniera (Amsi), è stato moderato dall'Ambasciatore Mario Boffo e si è tenuto presso il Circolo della Marina di Roma. I lavori sono stati aperti dall'Ammiraglio Enrico La Rosa, il quale ha ringraziato tutti i presenti e sottolineato "l'importanza di parlare della Libia" in un momento molto delicato. Successivamente, sono seguite le relazioni dei giornalisti Alberto Negri e Ugo Tramballi, esperti di politica internazionale, che hanno parlato delle complesse dinamiche geopolitiche legate alla Libia. Di seguito, ha preso la parola il professor Foad Aodi, medico fisiatra fondatore di Amsi e Co-Mai, nonché consigliere dell'Ordine dei Medici di Roma, il quale ha sottolineato "le criticità a cui ora sta andando incontro la Libia, soprattutto dopo la speranza iniziale e la delusione e il fallimento della Primavera araba". Aodi ha anche ricordato come sia importante "continuare sulla via del dialogo tra le varie religioni e culture, favorendo la cooperazione internazionale tramite la 'politica dei due binari': integrazione coniugata alla sicurezza. Bisogna intervenire in Libia a favore di un processo di stabilizzazione tramite elezioni popolari e democratiche, combattendo ogni forma di terrorismo e di ingerenze esterne che provocano solo guerre finalizzate a conquiste economiche. Si vuole impedire all'Italia di avere un ruolo principale in Libia e nella geopolitica euro-mediterranea". Infine, Aodi ha illustrato tutte le statistiche inerenti al fallimento della cosiddetta 'Primavera araba', che ha creato "più delusioni, distruzioni, rifugiati, destabilizzazioni, immigrati irregolari, morti in mare, violenze contro le donne, mercato nero dei minorenni, mercato nero dei trapianti di organi. Tutto ciò ha contribuito a creare più paura e pregiudizi nelle società occidentali nei confronti dei migranti e il fallimento dell'integrazione fai da te". Di seguito, vi è stato l'intervento di Nicola Lofoco, portavoce del movimento internazionale 'Uniti per Unire', che ha ribadito l'importanza di inquadrare sempre la crisi libica come conseguenza delle "illusioni di democrazia tradite dalla Primavera araba". Il convegno si è poi concluso con l'interessante relazione del professor Germano Dottori, docente presso l'Università Luiss di Roma, che ha parlato dei risvolti internazionali della crisi libica. L'ammiraglio La Rosa ha infine annunciato che il prossimo evento organizzato dall'Osservatorio Omega si terrà nel prossimo mese di maggio.


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