Dario CecconiUno dei tre decreti approvati dal Consiglio dei ministri del 22 novembre 2017, delinea un nuovo sistema di tutela dei minori nella visione di opere cinematografiche e audiovisive. Innanzitutto, è stata abolita la censura totale di un'opera, per cui non è più previsto il divieto assoluto di uscita in sala, né l'uscita condizionata a tagli o a modifiche della pellicola. Le opere cinematografiche, compresi gli spot destinati alle sale, sono adesso valutati e classificati dagli operatori del settore, secondo 4 categorie: alle 3 già esistenti (opere per tutti, vietato ai minori di 14 anni e vietato ai minori di 18), se ne aggiunge una quarta, relativa alle opere non adatte ai minori di anni 6. Nel dettaglio, il decreto sostituisce le procedure precedentemente vigenti riguardanti il 'nulla osta' alla proiezione in pubblico dei film, rilasciato dalla 'Direzione generale per il cinema' del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, secondo un preciso schema tecnico. Ma la censura ha assunto connotazioni assai diverse e meno tecniche nel passato più o meno remoto. Non è stata applicata solamente per garantire una maggiore protezione dei minori. Talvolta, i film sono stati messi al bando per non trattare di temi 'scomodi' a certi ambienti. Portare sul grande schermo trame che avevano l'intento di sviscerare problematiche politiche, sociali o economiche che avrebbero fatto luce su situazioni delicate, rendendole note al pubblico, non avrebbe giovato assolutamente ad alcuni potenti o 'potentati'. Vediamo quali film in particolare e in quali periodi sono stati oggetto di censure.

Il grande dittatore (1940)
Scritto, diretto e interpretato da Charlie Chaplin, metteva in ridicolo Hitler e la Germania nazista. Chaplin dichiarò in seguito che, se fosse stato a conoscenza delle reali proporzioni delle atrocità naziste, non avrebbe mai potuto fare dello spirito sulla follìa omicida del Terzo Reich. In effetti, nel 1937, quando si iniziò la lavorazione del film, i crimini del nazismo non erano ancora noti. La pellicola fu messa al bando in Germania e in tutti i Paesi occupati dai nazisti, anche se ancora oggi si vocifera che lo stesso Hitler lo abbia visto ben due volte. Il film fu anche vietato in tutte le sale cinematografiche della Spagna, fino alla morte del generale Francisco Franco, avvenuta nel 1975.

Ben Hur (1959)
Il film fu messo al bando in Cina con l'accusa di 'propaganda di credenze superstiziose', in particolar modo di quelle cristiane.

L'esorcista (1973)
Alla sua uscita, il capolavoro di William Friedkin ha suscitato un enorme scandalo non soltanto per le numerosissime scene impressionanti, ma anche perché la bambina posseduta, in una scena, si toglie la verginità con un crocefisso. L'Italia è stato il Paese più indulgente (vietato ai minori di 14 anni), forse perché, nonostante tutto, l'esorcismo e la lotta contro il demonio sono temi cari alla Chiesa cattolica. Il film è stato censurato in tutto il mondo.

The Rocky Horror Picture Show (1975)
Basato sul famoso musical, a Singapore è stato vietato per quasi trent'anni a causa del suo contenuto di sesso e masochismo, anche se, in realtà, l'intreccio delle tematiche trattate sia molto più complesso. E' stata permessa la proiezione solo nel 2003, ma rimane ancora vietato ai minori di 21 anni.

Zoolander (2001)
E' stato messo al bando in Malesia, perchè incentrato su una vicenda in cui il Primo ministro di quel Paese è a rischio di assassinio.


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