Serena Di Giovanni20 luglio 2017, ore 18,00: su via di Pietralata, nella periferia della capitale, passa il solito bus 211. Si ferma e un gruppo di persone sale a bordo. Un uomo predispone un leggìo e comincia a interpretare un testo di Pier Paolo Pasolini. I passeggeri lo osservano: alcuni salutano la performance con entusiasmo e stupore, altri con noia. Qualcuno si lamenta, animatamente, gridando che il testo "è scurrile e volgare" e che la lettura "è una buffonata". "Stronzoni, sarete famosi", grida un signore, tra l'ilarità e il disappunto generale. Alessio De Caprio, attore ed esperto dell'opera di Pasolini, risponde al turpiloquio con la durezza del testo scelto per la lettura. Fin dall'Accademia, egli ha dedicato tempo e studio al lavoro del poliedrico e contestato poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, attore, paroliere, drammaturgo e giornalista italiano. Un'analisi che ha condotto l'attore alla progettazione del format 'Sulle orme di Pasolini', nel quale De Caprio si appresta a recitare sugli autobus del comune di Roma, secondo un percorso narrativo di testi da lui selezionati: gli 'Scritti corsari'. Una raccolta di articoli che Pier Paolo Pasolini pubblicò sulle colonne de 'Il corriere della sera', 'Tempo illustrato', 'Il Mondo', 'Nuova generazione' e 'Paese Sera' tra il 1973 e il 1975. Testi ancora oggi attuali, per la lucida analisi sociopolitica dello scrittore, incentrati sul tema del degrado culturale italiano, legato al perbenismo e al conformismo della nostra società. "La mia performance su Pasolini", ci ha spiegato personalmente De Caprio, "è un atto di incontro con la gente: un incontro aperto e autentico. Non riguarda il dialogo, ma l'ascolto: un ascolto forzato, probabilmente, ma non meno di altri ascolti forzati che sudditamente inglobiamo. Non ci trovo nulla di provocatorio", aggiunge l'attore, "né di scandalistico, anche perchè oggi queste due parole sono state sostituite dalla parola 'osceno'. E di osceno nelle poesie e negli articoli che ho scelto c'è ben poco. Rimane la volontà di offrire una valida alternativa a chi, nel grigiore di un autobus di Roma, cerca un po' di aria in quest'afa di mezza estate, secca e desolata".

Il progetto 'Pietralarte'
La performance - che sarà riproposta per tutta l'estate ogni giovedì, alle ore 18.00 circa, sul bus 211 - fa parte di una serie di eventi legati a 'Pietralarte', progetto della manifestazione 'Estate romana' di Roma Capitale, promosso dall'Atelier Montez, centro di produzione per le arti audiovisive realizzato attraverso il recupero di un vecchio edificio industriale nel quartiere Pietralata. Il progetto intende letteralmente trasformare la storica strada di Roma in un'opera d'arte a cielo aperto. "Un progetto", afferma il direttore artistico, Giorgio Capogrossi, in arte Gio Montez, "compatibile con un territorio a carattere misto, estremamente complesso, parzialmente protetto dal vincolo paesaggistico per la riserva naturale, alla quale però è interdetto l'accesso. Un quartiere in cui l'assenza di infrastrutture come marciapiedi e aree verdi attrezzate e la consueta desolazione diurna della periferia romana, unita al sovradimensionato afflusso di persone per la movida notturna, rendono molto difficile organizzare delle manifestazioni culturali senza causare problemi di ordine pubblico". Un progetto, quindi, che non prevede sbarramenti, recinzioni o deviazioni di nessun genere, "tantomeno", spiega ancora Capogrossi, "gabinetti chimici, venditori di salsicce ambulanti nè tumuli di rifiuti. Pietralata rimane Pietralata, sempre uguale a se stessa, come rifletteva quasi cinquant'anni fa il nostro Pier Paolo Pasolini". Fino alla fine di settembre, il quartiere romano verrà quindi interessato da una serie di interventi: opere 'biodegradabili', o meglio 'fantasma'; installazioni temporanee; performance teatrali e laboratori pubblicamente accessibili, destinati ai residenti, ma non solo. "Non portiamo l'arte in strada, ma trasformiamo la strada in un'opera d'arte: è proprio questo il 'motto' con cui invitiamo gli artisti a realizzare gli interventi", conclude Capogrossi. Le installazioni fanno parte di una mappa che configura 'Pietralarte' come una sorta di 'caccia al tesoro', in cui è il pubblico a riscoprire le diverse manifestazioni artistiche lungo la strada e dintorni, nella più totale libertà. Installazioni composte in gran parte da materiali destinati al progressivo deterioramento, delle quali probabilmente rimarrà solo un 'docufilm' finale, a testimoniare le razioni del pubblico rispetto a questa temporanea trasformazione del quartiere. Reazioni che, a giudicare dalle premesse, saranno molte e diversificate. Staremo a vedere.

Nota biografica
Alessio De Caprio si occupa di teatro da quando, a 15 anni, lo obbligano a frequentare un corso di recitazione per evitare la bocciatura (che arriverà ineluttabilmente due anni dopo). Nel 2004 si diploma 'ufficialmente' come attore presso la prestigiosa Accademia Nazionale d'Arte Drammatica 'Silvio D'Amico' di Roma. Ad oggi ha partecipato come professionista a circa quaranta allestimenti teatrali, diretti tra gli altri da Mario Missiroli, Lorenzo Salveti, Memè Perlini, Roberto Marafante, Giancarlo Sepe e Fernando Scarpa. Autore e regista, da un decennio si dedica alla conduzione di laboratori teatrali volti alla conquista di uno 'spazio fisico' diverso da quello presente nel teatro.

Pietralarte
Dall'1.07 al 24.09.2017
Largo di Pietralata e altri luoghi limitrofi (vedere MAP, scaricabile dal sito www.montez.it)
Siti web:
http://www.estateromana.comune.roma.it/manifestazioni/i_percorsi/pietralarte
Orari di apertura Atelier Montez:
tutti i giorni dalle 18.00 alle 22.00
Per l'orario dei per-corsi estivi PIETRALARTE consultare il sito: www.montez.it


Lascia il tuo commento

Nessun commento presente in archivio