Michele Di MuroSi chiama Hire, letteralmente assumere, la nuova applicazione sviluppata dal colosso statunitense Google e rilasciata dopo lunghi test che ne hanno verificato l'efficacia e corretto funzionamento. Disponibile, al momento, solo sul territorio americano, può essere utilizzata da piccole e medie imprese con meno di mille dipendenti. Attraverso tale 'piattaforma on line', l'azienda con sede a Mountain View si pone in diretta concorrenza con Linkedin, il portale on line di proprietà della Microsoft dedicato al mondo del lavoro e che, con i suoi oltre 500 milioni di utenti, è attualmente leader nel settore. Rispetto a tale portale, come anche ad altri siti come Monster, la proposta di Google punta alla diversificazione dell'offerta, con una maggiore attenzione verso coloro i quali non hanno alle spalle un profilo professionale ricco di esperienze. Lo sforzo prodotto da 'Big G' riguardo allo sviluppo di soluzioni innovative per la ricerca del lavoro sono evidenti. Alcuni mesi fa, ancora solamente negli Usa, è stato rilasciato 'Google for Jobs': un motore di ricerca che sfrutta l'intelligenza artificiale, la geolocalizzazione e la possibilità di impostare dei filtri. Attirando su di sè le informazioni inerenti gli annunci presenti sui vari siti di offerte lavorative, incluso Facebook, il servizio vuole rendere più semplice e immediata la ricerca di un impiego. Hire dal canto suo, è concepita allo scopo di velocizzare, snellire e rendere più economici i processi di reclutamento del personale. L'applicazione va ad arricchire l'offerta di 'Google Suite', il pacchetto di servizi di 'cloud computing' ottimizzato per il lavoro che contiene: Gmail, Hangouts, Calendar, Google+, Drive, Docs, Sheets, Slides, Forms, Sites, Admin, Vault e la lavagna interattiva Jamboard. Oltre all'interfaccia semplice e intuitiva, sembra che proprio in tale integrazione tra i vari servizi risieda il carattere innovativo dell'applicazione. Il selezionatore, infatti, avrà rapido accesso a tutte le informazioni relative al candidato. Per l'azienda, l'utilizzo di Hire comporterà la possibilità di stabilire con maggior efficienza l'organizzazione dei colloqui. Gli appuntamenti fissati tramite l'applicazione andranno a posizionarsi automaticamente sulla funzione 'Calendar'. Tutte le comunicazioni verranno, invece, salvate su 'Fogli'. In questa maniera, è scongiurata la perdita di preziose informazioni, che invece sono sempre reperibili, con un netto risparmio di tempo e denaro. Come ha sottolineato la stessa azienda, secondo una ricerca di Bersin by Deloitte sono necessari circa cinquantadue giorni di attesa e una spesa di 4 mila dollari a candidato prima di giungere alla individuazione del profilo ideale: Google promette di ridurre tali costi. Con Hire è possibile personalizzare il processo di assunzione in base a specifici parametri corrispondenti alle proprie necessità, come assegnare una propria scala di valutazione dei colloqui. L'azienda avrà così il suo database on line e l'uso sincronizzato dei vari strumenti consente al selezionatore di richiamare preziosi dati sulle competenze e sulla storia pregressa del candidato. Informazioni da lui stesso condivise sul suo account Google. Il lavoro è ormai a portata di account.


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