Stefania CatalloInvitiamo il portiere del 'Genoa cricket and football club', Mattia Perin, a limitarsi a svolgere il proprio mestiere di calciatore e a parare calci di rigore, anziché occuparsi di questioni storiche assai più grandi di lui. Il tema degli stupri di guerra operati dai goumiers nel maggio 1944, poco o nulla hanno a che vedere con l'attività sportiva del signor Perin, il cui cognome, di evidente origine veneta, tradisce la miserabile realtà di una famiglia contadina 'scaraventata' dal fascismo nel bel mezzo delle paludi pontine del basso Lazio. In caso di reale interesse per l'argomento, sarebbe opportuno che egli svolgesse studi assai più mirati e approfonditi in merito alle terribili violenze subite dalle donne pontine e ciociare nel 1944, divenute prede di guerra proprio a causa della megalomania del signor Benito Mussolini e del suo 'discepolo': Adolf Hitler.




Presidente del Centro antiviolenza 'Marie Anne Erize' di Tor Bella Monaca in Roma
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