Giorgio PrinziIl Comitato italiano per il rilancio del nucleare (Cirn) comunica che gli atti del convegno "Nucleare: la ripartenza dopo il referendum", svoltosi lo scorso 27 luglio 2011 presso la sede de "L'opinione delleLibertà" in Roma, sono scaricabili (25,25 mega) in formato pdf selezionando la voce corrispondente sul blog www.giorgiorprinzi.it. La pubblicazione, oltre il saluto e le conclusioni del dottor Arturo Diaconale, Direttore Responsabile de "L'opinione delle Libertà", contiene le relazioni sulle tematiche specifiche a firma del sottoscritto (Come e da dove ripartire dopo il referendum), dell'architetto Giuseppe Blasi, presidente di ProgettAmbiente (La questione energetica, nella prospettiva nazionale e nel contesto geopolitico attuale), della dottoressa Diana Fotia, ricercatrice Aiasu nel settore della criminologia sociologica e dell'intelligence (L'opinione pubblica ed il consenso, l'espressione violenta del dissenso ed il rischio terrorismo), dell'ingegner Massimo Sepielli, responsabile Unità tecnica, tecnologie e impianti per la fissione nucleare e la gestione del materiale nucleare di Enea-Casaccia (La sicurezza nucleare e le lezioni di Fukushima), del professor Vincenzo Pepe, presidente di Fare Ambiente (Analisi e strategia del dopo referendum. La solitudine dei "No"), che affronta l'argomento con un approccio di politica ambientale ad ampio respiro nell'ottica dell'azione di rilancio dell'opzione nucleare in Italia. Gli atti, per complessive 210 pagine (comprese copertina e controcopertina) in formato rivista illustrata A4, contengono anche quindici memorie scritte su altrettanti temi specifici, pervenute al convegno, e gli interventi del pubblico nel corso del dibattito. In appendice il documento "Appello alla Ragione" promosso dal professor Angelo Renato Ricci, presidente di "Galileo 2001", a sostegno dell'opzione nucleare, un documento sull'effetto serra e uno sul fatto se siano i cambiamenti climatici a venire influenzati dalla concentrazione di CO2, o viceversa. La pubblicazione verrà ufficialmente presentata in Roma martedì 20 settembre 2011, data scelta per il suo pregnante significato di vittoria su ogni forma di religiosità ideologica che si trasforma in potere temporale intollerante, quale l'attuale ecoambientalismo oltranzista e talebano che considera cosa satanica il nucleare e degni della dannazione eterna coloro che lo sostengono. Nel corso della conferenza stampa, pianificata per il prossimo 20 settembre, FareAmbiente, il Comitato italiano per il rilancio del nucleare e altri Sodalizi, Enti, Organizzazioni impegnati in sinergia e unità di intenti nella pronta ripartenza del nucleare in Italia illustreranno le iniziative già in atto e quelle di prossima realizzazione per conseguire il fine perseguito. Paradossalmente, questa pronta ripartenza viene resa più agevole e possibile da subito dal risultato referendario. A questo aspetto è dedicato poco spazio nella pubblicazione degli atti, nello specifico un riquadro che riporta il testo delle norme oggetto di abrogazione referendaria a pagina 9 e un esauriente articolo sull'argomento di "Alessandria Oggi", integralmente ripreso a pagina 11. Alcuni cenni al riguardo in scritti di altri autori. Lo diciamo anche per fugare i timori di chi (http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=11514) erroneamente riteneva che per argomentare questa interpretazione fossero necessari tomi di disquisizione giuridica. Certo, il testo non era stato tradotto in molisano o altra lingua del politicamente imperante, ma si tratta di due comma di legge comprensibilissimi anche in un italiano da licenza elementare conseguita con il sei politico di gruppo: semplicemente non li hanno letti, li hanno solo votati. Rimane il dubbio, se si sia trattato di un involontario paradosso all'italiana, o se siano stati, deliberatamente e selvaggiamente, presi per i fondelli da... Non facciamo nomi: lasciamo la questione all'immaginazione degli interessati.


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