Marcello ValeriPiù frequente, più vario, con più partner: così è il sesso degli italiani secondo il 'Rapporto Censis-Bayer' sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani, presentato a Roma da Francesco Maietta, responsabile dell'Area Politiche sociali del Censis. L'indagine mette in luce come la gamma delle pratiche sessuali degli italiani, nella fascia d'età che va dai 18 ai 40 anni, sia molto articolata. L'80,7% fa sesso orale; il 67% pratica la masturbazione reciproca; il 46,9% usa un linguaggio osceno durante i rapporti; il 33,1% pratica il sesso anale; il 24,4% usa oggetti, cibi o bevande per giochi erotici; il 16,5% scatta foto o registra video durante i rapporti; il 16,5% fantastica apertamente con il partner su altri possibili partner; il 13,1% ha rapporti sessuali a tre o più persone; il 12,5% pratica il bondage o il sadomasochismo. L'analisi dettagliata della vita privata delle coppie e dei single, del loro immaginario sessuale, delle abitudini più comuni e di quelle un po' insolite, viene pubblicata a vent'anni di distanza dall'ultima grande ricerca sulla sessualità degli italiani ed é stata discussa da: Paolo Crepet, psichiatra e sociologo; Manuela Farris, ginecologa; Roberta Rossi, presidente della Federazione italiana di Sessuologia scientifica; Ester Viola, avvocato matrimonialista e scrittrice; Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis. Dallo studio emerge come la frontiera della trasgressione si sia spostata in avanti, rispetto a venti anni fa. Infatti, mentre alla fine del secolo scorso il 50% delle donne e il 24,7% degli uomini entro i quarant'anni aveva avuto un solo partner, oggi questo dato è sceso al 39,6% per le donne e al 22% per gli uomini. Oggi, il numero medio di partner sessuali avuti a quarant'anni è 6: 4 per le donne, 7 per gli uomini. Vent'anni fa, aveva avuto sei o più partner solo il 12,7% delle donne: oggi, questo dato è salito al 15,8%, mentre per gli uomini si è impennato dal 32,4% al 40,5%. Si fa più ricorso al 'dating' e si finisce più rapidamente a letto. Vent'anni fa, faceva sesso almeno due o tre volte alla settimana il 35% dei 18-40enni; oggi, il 41,6% (e l'8,4% lo fa tutti i giorni). In media, i 18-40enni italiani hanno, in media, 1,8 rapporti sessuali alla settimana, 8 al mese. E se il 48,6% ritiene di fare sesso nella giusta misura, il 48% ne vorrebbe fare di più e solo il 3,4% di meno. La pornografia è ormai uscita dalla sfera del proibito, dello scandaloso, del perverso ed è diventata protagonista del 'mainstream sessuale' anche nelle coppie stabili, grazie all'accesso on line, facile, gratuito e di massa. Il 61,2% degli italiani tra i 18 e i 40 anni guarda video porno da solo, mentre il 25,2% lo fa in coppia e il 37,5% pratica il 'sexting' (l'invio tramite smartphone di immagini e testi sessualmente espliciti). Il web è diventato il principale 'influencer', con un forte impatto sull'immaginario sessuale collettivo, sui comportamenti e sui canoni estetici, sdoganando pratiche inconfessabili. La trasgressione è ormai istituzionalizzata. E sono stati infranti tutti gli antichi pudori, i tabù e le reticenze. Anche nelle camere da letto di moglie e marito, per rendere la relazione sessuale più intrigante, non scontata, in modo che la novità e la sperimentazione fungano da antidoto al rischio della noia, sempre in agguato. Vent'anni fa, inoltre, le donne che separavano il sesso dall'amore erano solo il 37,5%; oggi, sono aumentate al 77,4%. Tra gli uomini, ovviamente, il dato è salito dal 61,9% di allora all'81,8% di oggi. La prima cosa che si associa al sesso è la ricerca soggettiva del piacere (19,8%), poi l'amore (16,5%), la passione (16,2%) e la complicità (13,9%). E la vita sessuale soddisfa di più (il 79,6% dei 18-40enni) della propria vita in generale (73,6%). Questo vale più per gli uomini (l'80,4% è molto o abbastanza soddisfatto della propria vita sessuale) che per le donne (il 78,6%). Ci sono anche 1,6 milioni di italiani tra i 18 e i 40 anni che non hanno attività sessuale. In vent'anni, la percentuale di maschi 18-40enni che non praticano sesso è cresciuta dal 3% all'11,6% del totale. Quella delle femmine, dal 7,9% all'8,7%. In questa fascia d'età, sono 220 mila le persone che stanno insieme, ma senza avere rapporti sessuali: le cosiddette 'coppie bianche'. Infine, meno contraccezione, più rischi per la salute. Il 63,3% dei 18-40enni italiani ha avuto rapporti sessuali completi non protetti. In genere, essi rinunciano alla contraccezione perché: a) non avevano a disposizione un contraccettivo (22,5%); b) hanno deciso di correre il rischio (18,1%); c) non pensavano che vi fossero grandi probabilità di incorrere in una gravidanza indesiderata (17,9%); d) perché il partner preferisce non usare i contraccettivi (15,1%). Il 33,9% degli uomini e il 23,3% delle donne percepiscono la contraccezione come una limitazione. Tra i metodi contraccettivi, il profilattico è il più conosciuto (dal 92,8%), seguito dalla pillola (dall'86,5%, il dato sale al 90,7% tra le donne). In questo scenario evolutivo della società italiana, una più corretta informazione sarebbe indispensabile per il sesso sicuro, soprattutto, per la tutela della salute femminile e maschile. L'assenza di spazi narrativi o di educazione alla sessualità, a scuola e molto spesso anche a casa, risulta evidente come causa principale di problematiche affrontate con scarsi strumenti cognitivi, oltre alla persistenza di narrazioni dogmatiche, moralizzanti, legate a una cultura cattolica per certi versi 'bigotta', che produce nei giovani adolescenti un 'vuoto' il quale può sfociare in improvvise e inaspettate condotte a rischio, con comportamenti lesivi della salute, propria e altrui.


Lascia il tuo commento

Nessun commento presente in archivio