
Intervista a un musicista di spessore, molto apprezzato nel panorama musicale italiano, con numerose collaborazioni di alto livello, tra le quali quelle con Claudio Baglioni e Renato Zero
Nei mesi scorsi è uscito il singolo ‘My sweet obsession’, estratto dal nuovo album di Frankie Lovecchio, da titolo: ‘Memories’. Il brano è un soul e rhythm & blues con atmosfere intime e sensuali, caratterizzato da una melodia avvolgente e un ritmo rilassato. Il videoclip, diretto da Andrea Centrella, è stato girato presso il ‘Billions’ di Roma con la partecipazione di Samantha De Grenet (per il video, cliccare QUI). Il brano è servito ad avvicinarci all’abum di questo artista, poiché si tratta di un eccellente progetto musicale: 14 tracce originali che fondono tra loro soul, dance e jazz. Un lavoro, tra l’altro, dedicato al ricordo di due cari amici scomparsi. La collaborazione tra Frankie Lovecchio e Papik ha dato vita a questo lavoro definito dalla critica: “Emozionale”. Pertanto, abbiamo deciso di incontrare questo artista, molto apprezzato nel panorama musicale italiano, con numerose collaborazioni con artisti di alto livello, tra i quali tra i quali Claudio Baglioni e Renato Zero. Anche perché, Frankie è un eccellente compositore, autore, session man e ha fondato un gruppo, i ‘Frankie & Canthina Band’, nel 1991, collaborando con molte star internazionali.


La Schlein ci sta, ma solo se c'è la Meloni. La Meloni con la Schlein ci sta, ma solo se c'è anche Conte. Conte ci sta in ogni condizione. Salvini, invece, ci starebbe con chiunque, ma non lo vuole nessuno. Fratoianni si dice non interessato. L’unico che nessuno prende in considerazione, né da solo, né in compagnia, è Bonelli. Chissà come mai…


Il 25 novembre scorso, nella cornice istituzionale del Salone d’onore del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) di Roma, si è svolta l’edizione 2025 del 'Fair Play for Life': la cerimonia nazionale dedicata a personalità impegnate nella promozione dell’etica, della responsabilità civile e dei valori del rispetto come valore sociale.




‘Grey horse's standpoint’, il nuovo singolo di Simone Sello, uscito nelle scorse settimane come anticipazione del suo prossimo album, è un brano caratterizzato da una melodia meditativa ed evocativa, che si sviluppa attraverso tre elementi sonori distinti: il fischio, la chitarra 'slide' e il canto lirico. Il fischio, eseguito magistralmente da Alex Alessandroni Jr, introduce l'ascoltatore in un'atmosfera sospesa e suggestiva, mentre la chitarra 'slide' aggiunge profondità e calore alla melodia. Il canto lirico crea atmosfere ampie e sospese, trasportando l'ascoltatore in un mondo sonoro unico. Il tempo lento richiama le immagini dei Western classici, arricchite da una dimensione surreale e fantascientifica, creando un'esperienza sonora immersiva e suggestiva. La combinazione di questi elementi crea un'atmosfera emotiva coinvolgente, perfetta per chi cerca una musica che stimoli l'immaginazione e la riflessione. Spiega l'artista a proposito di 'Grey horse’s standpoint': “E’ un brano ha subito diversi cambiamenti nel corso del tempo. Per esempio, la melodia principale era originariamente affidata ad un Theremin, che in fase successiva è stato sostituito dal fischio di Alex Alessandroni Jr. In genere, come in altri momenti dell’album, questa composizione descrive le sensazioni, dal mio punto di vista europeo, rispetto a certi spazi desertici sconfinati tipici dei paesaggi del nuovo mondo”. Il videoclip di 'Grey Horse's Standpoint' è un viaggio surreale e onirico, che combina elementi di 'Spaghetti Western' e fantascienza.

Paolo Adinolfi, un giudice scomodo, che stava indagando i poteri forti e la criminalità organizzata, è scomparso dal 2 luglio 1994. Un mistero che dura da ben 31 anni, al quale non si è mai data una risposta. Quel sabato mattina, il magistrato, prima di uscire di casa, salutò la moglie Nicoletta dicendole che sarebbe tornato per l'ora di pranzo. Da quel momento in poi, del giudice non si sono avute più notizie. Sembrava essersi dileguato nel nulla. Di lui non si trovarono più tracce. Adinolfi, all'epoca della scomparsa, aveva 52 anni e viveva con la moglie, Nicoletta Grimaldi e i due figli, Lorenzo e Giovanna, in un appartamento in via della Farnesina, nel quartiere Vigna Clara: una zona molto bella di Roma nord. Un giudice integerrimo, che aveva un alto senso dello Stato. Oggi, a distanza di oltre tre decenni, potremmo trovarci di fronte a una svolta: le indagini sulla sua scomparsa sono state riaperte. Investigatori, tecnici e cani molecolari sono impegnati alla ricerca del corpo del giudice, tra i sotterranei della Casa del Jazz di Roma, nota anche come Villa Osio. Questo immobile, infatti, è appartenuto a Enrico Nicoletti: il cassiere della banda della Magliana. Negli anni ’90 del secolo scorso, Nicoletti venne condannato per usura, estorsione e associazione a delinquere. La villa gli venne sequestrata nel 1996 e confiscata definitivamente nel 2001, quando venne assegnata al Comune di Roma.

In ogni vita esiste un varco segreto. Un istante in cui il dolore smette di essere un territorio da temere e si apre come una soglia necessaria. Con ‘Restituzione’ (Interno Libri, 2025), l'autrice Ilaria Palomba torna a percorrere quel territorio con il coraggio di chi conosce l’abisso, non ne fugge e lo interroga. La sua poesia non si limita a raccontare una rinascita: la compie, la mette in scena, la restituisce al lettore come un gesto sacro. “Solo inventando conosco, solo nel sogno realizzo il mito”, confida un verso. E da questa dichiarazione, si sviluppa l’intera architettura del libro. Un poemetto, una rivelazione intima e rituale. Le sette sezioni: Alluvione, Catabasi, Ascesi, Memoria, Dissolvenza, Restituzione e Mistica, disegnano un percorso circolare, quasi un rito iniziatico. La Palomba scende negli strati più profondi dell’inconscio, attraversa le fratture, osserva i frammenti di sé che galleggiano dopo la tempesta. E da quella dispersione ricostruisce un’identità nuova. E’ una scrittura che intreccia mito e psicologia, corpo e simbolo, portando nel verso figure archetipiche come Iside, Inanna e Sophia, che diventano compagne di una trasformazione interiore e universale.