Vittorio LussanaIntervista alla vivace artista torinese, ma da sempre residente in Veneto, che ha appena pubblicato un brano divertente e curioso dal titolo ‘Ti faccio un tutorial’ in cui ha cercato di spiegare cosa cercano i nostri giovani nei rapporti d’amore e nelle amicizie

Claudia Pregnolato, in arte Namida, è una cantautrice 'pop punk', nata a Torino, ma da sempre residente in Veneto. Si avvicina alla musica sin da piccola: già all’età di 6 anni si esibisce per la prima volta su un palco, partecipando ad alcuni concorsi canori della provincia italiana più profonda. Poi, nel 2018, la 'svolta': carica di grinta arriva alle semifinali del Festival di Castrocaro e, nel 2019, è finalista al Festival Show. Da allora, ha partecipato a molti concorsi nazionali con ottimi risultati, uscendo vincitrice al Festival di Cittadella (Pd) nel 2019. Nello stesso anno, ha affrontato per la prima volta l’esperienza di 'Area Sanremo', che poi vincerà nel 2021. Nel 2022 è stata scelta tra i 35 ragazzi di 'Deejay on stage', arrivando in semifinale con il brano 'Aip'. E nel 2023 ha continuato a sperimentare, pubblicando diversi singoli che hanno ottenuto l’approvazione di Spotify, vedendosi inserita nelle playlist editoriali 'New Music Friday' e 'Rock Italia', ritrovandosi anche in copertina di quest’ultima, grazie al singolo: ‘Figli dei fuori’. Di recente, ha pubblicato un nuovo singolo, dal titolo 'Ti faccio un tutorial', in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme in streaming dallo scorso 12 aprile. Si tratta di un brano energico, che racchiude l’essenza esplosiva del progetto di questa giovane cantautrice. Ironia, grinta e freschezza sono il marchio di fabbrica del brano, che ha il merito di portare alla luce anche temi di attualità, come l’educazione affettiva, il 'ghosting' e le relazioni paritarie. In 'Ti faccio un tutorial', la vivace Namida parla della sua vita e delle relazioni che, spesso, la annoiano, perché lei chiede, vuole e pretende di più. È una dedica a chi non si accontenta di una serata in discoteca, di un 'messaggino' d’amore, di una canzone urlata durante un concerto o di un ragazzo conosciuto a una festa. Un 'tutorial' per menti ribelli, insomma, per chi cerca il brivido e si nutre di emozioni forti. Il videoclip del brano, girato e diretto da Alessandro Sangiorgi, è fresco e travolgente: in una location che richiama l’immaginario 'pop punk' americano, Namida racconta le sue emozioni (cliccare QUI). Attualmente, è impegnata nella realizzazione del suo primo album. Abbiamo voluto sentirla, per cercare di capire quali idee circolino nella testa dei nostri giovani, soprattutto quando parlano di amori e di “rapporti paritari”.


AFORISMI FIORENTINI
Non ci sono più
gli intellettuali di una volta

Articolo di: Il Taciturno

Il Taciturno
Ai molti che hanno letto o ascoltato il pensierino di Antonio Scurati sull'antifascismo e il 25 aprile, mi permetto di segnalare un prezioso libriccino di Pier Paolo Pasolini: 'Il fascismo degli antifascisti'. Mettiamola così: non ci sono più gli intellettuali di una volta.



MADE IN ITALY
Vinitaly 2024: il vero
trionfo italiano nel mondo

Articolo di: Elisabetta Lattanzi

Elisabetta Lattanzi
A Verona, come ogni anno in primavera, torna Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati più amato al mondo. Dal 14 al 17 aprile, presso la Fiera della bella città scaligera, è stato possibile visitare una manifestazione giunta alla sua 56esima edizione, con i suoi 100mila metri quadrati netti e 4mila aziende espositrici.


AMBIENTE
Il degrado delle barriere coralline
Articolo di: Carmen Posta

Carmen Posta
Immaginiamo di camminare su una spiaggia dell’Oceano Pacifico. I granelli di sabbia bianca sotto ai nostri piedi sono ricoperti da piccoli resti erosi di conchiglie, pezzi di calcite emersi dalle acque grazie alle maree e a piccoli paguri, sempre in movimento alla ricerca di nuove case da trasportare con sé. Con lo sguardo si può scorgere, tra le acque cristalline, le ghiotte tartarughe in cerca di alghe direttamente dalle mani dei turisti, che ben volentieri le alimentano in cambio di qualche selfie. Piccoli squali bebè nuotano intorno a una barriera corallina, che si trova poco più in là. Ciò di cui, però, non si ha consapevolezza, durante queste splendide passeggiate, è che i coralli non si trovano solo nella linea costiera, brulicante di vita, che si trova di fronte ai nostri occhi, ma anche sotto ai nostri stessi piedi. Difatti, l’isola in cui ci troviamo è anch’essa formata da coralli. E la maggior parte delle forme di vita che abitano questa terra emersa dipendono da questi splendidi invertebrati marini. Animali invertebrati dalle caratteristiche inusuali, i coralli hanno destato sin da subito una certa curiosità tra gli esseri umani. Ma come tutte le cose sconosciute e misteriose, ci è voluto del tempo prima di arrivare a una quanto minima comprensione. Dapprima, i geologi, nel XVIII secolo, iniziarono ad analizzare ciò che sembrava essere una particolare formazione di rocce di calcite, formatesi nel mare. Solamente un centinaio di anni dopo, anche i biologi iniziarono a studiare l’incredibile biodiversità che si generava intorno a essi, per poi scoprirne i funzionamenti.



STORIA
La 'parola-chiave'
per la pacificazione

Articolo di: Antonio Scurati

Antonio Scurati
Giacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 giugno 1924. Lo attesero sotto casa in cinque, tutti 'squadristi' venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L'onorevole Matteotti, il segretario del Partito socialista unitario, l'ultimo che in parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole. Si batté fino all'ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro. Mussolini fu immediatamente informato. Oltre che del delitto, si macchiò dell'infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania. In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l'omicidio politico di Matteotti: si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche nel 1944, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani.


TURISMO
Le necropoli di Tuscania
Articolo di: Pietro Pisano

Pietro Pisano
Dallo scorso mese di aprile 2024, si è aperta una nuova stagione per il patrimonio storico e artistico di Tuscania (Vt): uno dei borghi medievali più suggestivi dell'alto Lazio. Grazie all'impegno di 'Promo Tuscia', tre delle più significative necropoli della zona risultano ora aperte al pubblico, con visite guidate secondo un calendario preciso, offrendo un'esperienza unica e affascinante. I siti in questione includono la celebre necropoli di Madonna dell'Ulivo, con la rinomata Grotta della Regina e le Tombe della famiglia Curunas, insieme alle necropoli di Pian di Mola e della Peschiera. Questi luoghi, iscritti nella World Heritage List dell'Unesco dal 2004, sono testimoni silenziosi di un'antica civiltà, che aveva una profonda concezione della vita ultraterrena. Le necropoli etrusche di Tuscania offrono uno sguardo intimo nella vita e nelle credenze degli antichi Etruschi. Grazie alla cura meticolosa dei loro defunti, le loro tombe sono ricche di testimonianze commoventi, che includono abiti, gioielli, utensili e, persino, giocattoli. Questo straordinario patrimonio è conservato e valorizzato nel Museo archeologico nazionale, situato nell'ex convento francescano di Santa Maria del Riposo. La gestione di 'Promo Tuscia' ha reso possibile l'apertura regolare di questi siti straordinari, offrendo visite guidate secondo un calendario prestabilito. I visitatori avranno l'opportunità di immergersi nell'atmosfera unica delle necropoli etrusche, esplorando tombe risalenti al VI secolo a. C. e scoprendo la ricchezza culturale e storica di questa regione.