Luca BagatinE’ semplicemente assurdo, specie alla luce dei recenti casi di cronaca nera che hanno colpito molti omosessuali, che la legge sull’omofobia non sia stata approvata in Parlamento. Ed è inoltre addirittura vergognoso che l’Udc abbia parlato di incostituzionalità della legge stessa. E’ da lungo tempo, ormai, che i politici di turno tirano in ballo la Costituzione a sproposito su questioni che con essa non c’entrano nulla, ovvero che essa non contempla (e così si sono rigettati a priori il matrimonio omosessuale, la castrazione chimica e questa legge sull’omofobia, appunto, tanto per citarne alcune) ad esclusivo loro uso e consumo. E’ veramente ora di smetterla, anche perché questa classe politica - pressoché nel suo complesso - sta dimostrando davvero di non essere all’altezza del compito per il quale è stata ‘nominata’ (non già eletta, visto che nella nostra attuale legge elettorale, essa sì che risulta palesemente anticostituzionale, poiché la nostra principale fonte giuridica non prevede un sistema elettorale maggioritario e non sono più previste le preferenze). E’ altresì assurdo che siedano in Parlamento persone che potrebbero meglio tutelare la loro fede religiosa nei conventi e nelle parrocchie e non, diversamente, tentare di imporre una loro personalissima visione discriminante ad un Paese che è fatto di molteplici concezioni di vita. Tutte parimenti legittime in quanto non danno fastidio ad alcuno (se non all’intima coscienza di certi ‘benpensanti’ che, ribadisco, possono benissimo decidere di servire la loro fede nei luoghi adatti allo scopo). Urge dunque una legge contro le discriminazioni sessuali e, altresì, una legge che aggravi le pene nei confronti di stupratori e pedofili, anche arrivando a ridurre i gradi di giudizio e non escludendo aprioristicamente misure quali la castrazione chimica la quale, a dispetto dell’altisonante nome, corrisponde solamente ad una pratica farmacologica temporanea, a base di ormoni, che inibisce la produzione di testosterone. Si tratta di misure che dovrebbero essere discusse e concordate a livello sovranazionale, europeo, con mano ferma e senza tentennamenti, perché non è possibile che a rimetterci la ‘pelle’ e la dignità siano sempre i soggetti più deboli, siano essi i bambini, le donne o gli omosessuali. Questo sì che va contro la nostra Costituzione repubblicana (e non già ‘vaticana’). Altra misura da adottare dovrebbe essere quella dell’introduzione nelle scuole, a partire dalle medie inferiori, dell’ora di educazione sessuale. Senza pregiudizi, senza pruderie. Un’attività educativa in cui parlare anche di omosessualità, che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito essere una condizione umana del tutto naturale (peraltro esistente anche nel mondo animale): un’ora di educazione sessuale per responsabilizzare i giovani al fine di aiutarli a conoscere il proprio corpo e le sue molteplici funzioni, che non sono certo solo ed unicamente riproduttive. Sarà, la nostra classe politica, così responsabile da prendere provvedimenti in tal senso? Ce lo auguriamo veramente, perché fra inutili primarie e insulse inaugurazioni di ponti sullo stretto di Messina, francamente stiamo solo perdendo tempo.




(articolo tratto dal blog www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)
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