Arianna De SimoneNegli ultimi due mesi, la Regione Umbria ha ospitato un’iniziativa interessante e quanto mai ‘azzeccata’, soprattutto per il delicato periodo in cui viviamo, fatto di aperture e chiusure improvvise, nel quale i musei sembrano essere tra le categorie più sfortunate. Per fronteggiare tale difficile situazione, la rete dei Musei ecclesiastici umbri, lo scorso dicembre ha lanciato un progetto accattivante, dal titolo: ‘IncontrArti oltre l’Immagine’. Un’iniziativa che ha visto protagoniste nove istituzioni museali e cinque realtà umbre: Assisi (Museo diocesano e Cripta di San Rufino, Museo del tesoro della basilica papale di San Francesco, Galleria d’arte contemporanea della Pro Civitate Christiana, Museo Indios Frati Cappuccini dell’Umbria in Amazzonia, Museo della Porziuncola - Santa Maria degli Angeli); Città di Castello (Museo del Duomo); Foligno (Museo capitolare diocesano e Cripta di San Feliciano); Spoleto (Complesso del Duomo) e Terni (Museo diocesano e capitolare). Ogni museo si è impegnato nell’organizzazione di conferenze, concerti ed eventi on line con l’obiettivo di tutelare e valorizzare il proprio patrimonio, facendone un volano di “animazione culturale delle comunità cristiane e della società” (articolo 2 dello Statuto Meu). Ancora una volta, fidi alleati della cultura che non si arrende sono lo ‘streaming’ e i ‘social’: strumenti formidabili per accorciare le distanze imposte dalla pandemia e permettere alle persone di fare e sentirsi parte di una rete che non si allenta, anzi. Infatti, anche se il ciclo di eventi sta per concludersi, sulle pagine ufficiali dei musei rimarrà quanto prodotto: ovvero, i frutti di un progetto che “racconta la storia, la cultura e l’umanità della gente umbra”, afferma monsignor Marco Salvi, vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve e presidente del Meu, “che nel museo ecclesiastico vede il depositario della sua spiritualità. Una pluralità di linguaggi e di espressioni che vengono raccontati con gli strumenti della realtà virtuale e della realtà aumentata, oggi quanto mai necessari per le misure in atto per contrastare il diffondersi del Covid-19”. Un progetto innovativo, firmato dallo studio di comunicazione visiva Skylab Studios: “Un’idea che sfrutta il meglio della tecnologia e del digitale”, conclude monsignor Salvi, “per aprire le porte dei musei con eventi in streaming, Qr Code, Realtà aumentata e Virtual reality”.





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