Marcello ValeriLo scorso 15 giugno è entrato in vigore il cosiddetto 'Decreto sicurezza bis', fortemente voluto dal ministro degli Interni leghista, Matteo Salvini, con l'obiettivo di risolvere in concreto i problemi di sicurezza degli italiani in questi tempi bui. In lavorazione già durante la campagna elettorale, è stato approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 11 giugno. "Habemus Decretum" ha infatti esordito il ministro degli Affari Interni alla conferenza stampa pubblicata nella sezione video di 'GiuseppeConte64', l'account Facebook del presidente del Consiglio. Nei suoi 18 punti, il provvedimento soddisfa, finalmente, la sete di sicurezza che la nazione chiede a gran voce: lotta all'immigrazione clandestina, inasprimento delle sanzioni contro chi "munito di caschi, razzi, fuochi artificiali, petardi, mazze o bastoni" specifica il titolare del Viminale, "aggredisce poliziotti e carabinieri durante le manifestazioni". C'è poi l'assunzione (a tempo determinato) di 800 tra uomini e donne come personale amministrativo per gli uffici giudiziari, anche in virtù dei quattro comitati per l'ordine e la sicurezza organizzati sempre dal ministro dell'Interno. Le assunzioni serviranno ad assicurare alle patrie galere i criminali che sono ancora a piede libero. Con il decreto vengono, inoltre, inasprite le sanzioni contro chi si macchia di episodi di violenza durante le manifestazioni sportive, ivi compresa la violenza contro gli arbitri. Un dispositivo, insomma, salutato con favore da tutte le sigle sindacali degli organi che sono incaricati di mantenere l'ordine pubblico, che da sempre denunciano le troppe aggressioni verso i poliziotti e che considerano la norma, che prevede l'inasprimento delle pene anche a chi osa aggredire anche solo verbalmente un esponente delle forze dell'ordine durante una manifestazione sportiva, una delle migliori intenzioni manifestate da un esecutivo negli ultimi anni. Buone intenzioni già confermate nei mesi scorsi: a maggio, presso il ministero dell'Interno, il Sap (Sindacato autonomo di Polizia, organizzazione di rappresentanza del personale della Polizia di Stato) ha sottoscritto l'accordo sulla produttività per l'anno 2018 (Fesi). E' stato previsto un fondo che prevede risorse finanziarie per circa 124 milioni di euro, che saranno destinate al pagamento delle reperibilità, ai cambi-turno, alla produttività collettiva, ai servizi resi in alta montagna e ai controlli del territorio. Secondo l'osservatorio 'Asaps Sbirri Pikkiati 2018', pubblicato lo scorso maggio dall'associazione di sostenitori e amici della Polizia stradale, le aggressioni fisiche agli agenti sulle strade sono state 2.646, più di 7 al giorno. Secondo il rapporto, il 47,8% sono state causate da stranieri; il 28,1% da persone ubriache; il 15% hanno visto l'utilizzo di armi proprie o improprie. Per quanto riguarda le manifestazioni, nel dossier sicurezza dell'agosto 2018, pubblicato dal Viminale, le manifestazioni di piazza nel periodo 'agosto 2017-luglio 2018' sono aumentate, passando dalle 10.014 del periodo 'agosto 2016-luglio 2017', alle 11.824 dell'anno successivo. Le manifestazioni con disordini sono diminuite, passando da 403 del periodo precedente, alle 389 del periodo 'agosto 2017-luglio 2018': in percentuale, sono scese da un 4,02% a un 3,29%. Il 7 gennaio 2019, i dati presentati dal ministro Salvini al termine della riunione dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive evidenziavano che, da una rilevazione effettuata dal primo luglio al 30 novembre 2018, nella stagione calcistica 2018/2019 è risultata una diminuzione del numero dei feriti, degli arrestati e dei Daspo rispetto all'anno precedente. In particolare, gli incontri con feriti sono diminuiti da 47 a 20 (-57,45%); i feriti tra le Forze dell'ordine sono scesi da 48 a 24 (-50%) e il numero degli arrestati è calato da 50 a 10 persone (-80%). Il tutto utilizzando, tra l'altro, circa 10 mila elementi delle Forze di Polizia in meno. Sui dati visibili oggi sul cruscotto statistico pubblicato dal Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, pubblicato sul sito del ministero dell'Interno e aggiornato al 14 giugno 2019, è inoltre possibile notare come, negli ultimi due anni, siano diminuiti il numero dei migranti sbarcati sulle coste italiane: nel 2017 erano 65.427; nel 2018 sono stati 15.571; mentre, nei primi sei mesi di questo anno, sono stati 2.144 (-96,72% rispetto al 2017, -86,23% se consideriamo i dati del 2018). Il grafico pubblicato nella prima pagina del report evidenzia che, già lo scorso anno, gli sbarchi erano diminuiti del 76,20% rispetto all'anno precedente: una diminuzione difficile da associare alle attività dell'esecutivo 'pentastellato', poiché il Governo Conte si è insediato solamente il primo giugno 2018 e, come evidenziato dai dati del Osservatorio civico 'Open Polis' nel settembre dello scorso anno, ha impiegato non poco tempo a trovare la 'quadra'. I primi 100 giorni di Salvini al ministero sono risultati essere i meno produttivi rispetto a tutti i governi precedenti. "La quantità non vuol dire qualità e non si sta dando una valutazione sulla bontà dei testi portati avanti dai singoli governi, ma sicuramente le proposte normative degli esecutivi precedenti erano state di più", sottolinea, in ogni caso, il report. Leggendo, infine, i report del ministero della Giustizia sul monitoraggio sia del settore civile, sia di quello penale, dove sono misurati gli andamenti dei procedimenti pendenti a fine periodo negli anni che vanno dal 2003 al 2018 (i dati del 2018 sono ancora parziali) si nota che, a partire dagli anni che vanno dal 2013 al 2015, si è aperto un arco temporale che ha rappresentato il 'picco' per i procedimenti penali 'pendenti' a fine periodo. Ma proprio questi ultimi vedono una discesa, seppur accennata: nel 2013 (massimo storico) erano 1.655.983, mentre nel 2018 risultano essere 1.507.321. Sicurezza: "Condizione che rende e fa sentire di essere esente da pericoli, o che dà la possibilità di prevenire, eliminare o rendere meno gravi danni, rischi, difficoltà, evenienze spiacevoli e simili", recita la Treccani. Ma se già le cose stavano così, a cosa è servito veramente un decreto 'Sicurezza bis'? Era proprio così necessario, o si continua con la 'pantomima' di un ministro degli Interni che gioca a fare il supereroe? A noi è sembrata, più che altro, una nuova puntata di 'Capitan Harlock'. Il quale non era il protagonista di una serie televisiva, bensì di un semplice cartone animato. E' il paternalismo della Lega di Matteo Salvini, che sta trattando gli italiani come se fossero, tutti quanti, dei bambini. Anche un poco 'stupidini'.


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