Elena RossiLa prevenzione della morte cardiaca improvvisa è possibile quando la ricerca scientifica e l'innovazione strumentale vanno di pari passo e pongono al centro la tutela della vita delle persone. Con questa premessa e per rispondere ai frequenti e tristi avvenimenti di morti improvvise, la multinazionale produttrice di dispositivi medici d'avanguardia 'Btl Industries' ha lanciato in questi giorni Sds: 'Sudden Death Screening'. Si tratta di un sistema unico al mondo in grado di prevenire la morte cardiaca improvvisa di giovani atleti, semplicemente effettuando uno screening Ecg di base. Il sistema si fonda al 100% sui criteri di Seattle - oggi denominati 'Criteri internazionali' - e ha un'accuratezza del 98%. A provarlo sono stati gli atleti della Lazio, con il coordinamento del dottor Ivo Pulcini, direttore sanitario della 'Società sportiva Lazio 1900', che ritiene lo strumento estremamente attendibile e importante nella prevenzione della morte cardiaca improvvisa. Il dispositivo è stato, inoltre, testato dai giocatori della 'Unione sportiva Salernitana 1919'. Così, il dottor Ivo Pulcini ha dichiarato al riguardo: "La prevenzione è l'anima della medicina sportiva che tratta prevalentemente soggetti in buona salute e cioè gli sportivi. Purtroppo, non sempre l'occhio umano può cogliere delle sfumature che possono aggravarsi nel tempo e creare problemi alla salute e alla vita. Grazie alla tecnologia avanzata", ha aggiunto il luminare, "e ai criteri scientifici di Seattle è possibile prevedere, con largo anticipo, un eventuale problema grave per atleti ritenuti sani e idonei all'attività agonistica e farne una diagnosi precoce. Questi mezzi strumentali, attraverso il sistema Sds (Sudden Death System), possono far accendere degli 'alert' durante un esame elettrocardiografico, che permettono di scoprire in anticipo un eventuale problema cardiaco". Il professor Foad Aodi, per parte sua, in qualità di presidente dell'Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e presidente onorario del comitato scientifico 'B-Academy' (Centro studi accademico scientifico-culturale) ha affermato: "Gli unici strumenti per combattere la morte improvvisa sono: la prevenzione; gli accertamenti mirati; l'anamnesi accurata; l'innovazione strumentale; l'aggiornamento professionale continuo per i professionisti della Sanità. A questi elementi si deve aggiungere la presa in carico dell'atleta in maniera interdisciplinare e interprofessionale, con un confronto che coinvolga tutti gli esperti delle diverse 'branche', inclusi i medici di famiglia degli atleti o i pediatri, nel caso dei minori. In Italia", ha proseguito il professor Aodi, "c'è un alto grado di preparazione dei professionisti della sanità e c'è anche un forte impulso alla ricerca e all'innovazione tecnologica. Proprio per questo, ringraziamo il dottor Fabio Gugliucci, direttore di Btl Italia e tutto il suo staff per il loro contributo fondamentale nell'aggiornamento professionale e nell'innovazione tecnologica: un supporto alla tutela della vita degli atleti e delle persone". Il dottor Fabio Gugliucci, direttore di Btl Italia, a sua volta ha ribadito: "Continua l'impegno di Btl e di B-Academy per sostenere e promuovere l'aggiornamento professionale e la prevenzione in cardiologia e riabilitazione. Stando a fianco di professionisti della Sanità, ci auguriamo di contribuire a salvare tante vite di sportivi e non solo, mettendo sempre al centro dell'attenzione la salute delle persone e la collaborazione interprofessionale con tutti gli attori della Sanità, della ricerca e della tecnologia. Invitiamo tutti gli atleti", ha concluso, "a prendere in considerazione l'opportunità di sottoporsi a un esame con dispositivo Btl-Sds".


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