Raffaella UgoliniArriva la rivoluzione 5G. Ovvero, connessione internet superveloce, ovunque e dappertutto, senza più alcun problema di 'digital divide' (divario digitale, ndr). Si tratta di un 'allargamento', se così si può dire, della connettività internet, rispetto a quella telefonica tradizionale. Ma tanto, il telefono chi lo usa più per conversare, o farsi dichiarazioni d'amore come si faceva una volta? Adesso, arriva la nuova rete di comunicazione, che velocizza la connessione internet 100 volte in più di quella attuale. E ancora non è arrivata la 'banda larga': allora sì che saremo tutti connessi, sempre, dovunque e comunque. Tutto il potere alla rete, dunque? Sì, basta 'tromboni'. Grazie alla rete superveloce si potrà, tanto per fare un esempio, somministrare una medicina a un paziente in movimento per la città, grazie alla vastissima gamma di dispositivi portatili della 'Iot' (Internet of things, ndr), che già ora si stanno diffondendo in misura esponenziale. E questo è solo un esempio banalissimo di quel che si potrà fare, non appena la rete sarà 'dimensionata' in modo appropriato. Presto, tutti avremo a disposizione braccialetti intelligenti, o contatori di acqua e gas che non necessiteranno della lettura per capire quanto abbiamo consumato: tutto verrà fatto tramite dispositivi che comunicheranno ogni cosa alla perfezione. Guardandoci indietro solamente di una decina d'anni, già il cammino percorso sino a oggi comincia a essere impressionante. La verità è che, con la rete internet, la società è partita 'a razzo' e non si fermerà più. Stiamo entrando nel futuro: la rete superveloce permettera una riduzione dei tempi di latenza persino nell'invio dei messaggi telefonici o di una e-mail, per ricevere una risposta non un minuto dopo, ma in un secondo. Vivremo incollati a e-mail e messaggerie, piattaforme digitali e portali di acquisto. Già la rete 5G, annunciata a Roma di recente da un'azienda cinese disposta a effettuare un investimeno da 500 milioni di euro, avrà una tempistica di latenza non superiore ai 5 millisecondi. Questo significa che la rete 5G sarà molto più che una semplice connessione ad altissima tecnologia, ma sarà in grado di fornire servizi più avanzati. Come, per esempio, 'scorrazzarci' in giro con autoveicoli senza conducente, che azzereranno il rischio di incidenti. Con una rete potentissima, le vetture potranno dialogare con le altre automobili, evitare le buche in strada, acquisire informazioni di sicurezza per effettuare sorpassi senza pericolo alcuno. Nel settore industriale, il grosso del lavoro sarà svolto dai robot. Insomma, una nuova rivoluzione industriale, ancor più incisiva e radicale di quella legata all'invenzione del treno o della macchina a vapore. Il trasferimento dei dati per poter migliorare le prestazioni in ogni settore avrà sempre più bisogno di una rete internet estremamente efficiente. E, infatti, l'Unione europea ha già stanziato investimenti significativi, per arrivare a un accesso in rete da 10 gigabit al secondo nei prossimi 10 anni e a 100 gigabit al secondo tra meno di due decenni. Una rivoluzione che necessiterà, ovviamente, di una trasformazione infrastrutturale non indifferente, poiché serviranno nuove stazioni-base per la gestione dei collegamenti radio, reti in fibra ottica ad altissima capacità e software di ultimissima generazione. Prepariamoci, dunque, al 'grande salto' nel futuro. Con la speranza che non si tratti di una 'caduta libera' all'interno di un vero e proprio 'buco nero' tecnologico.


Lascia il tuo commento

Nessun commento presente in archivio