Michela Zanarella'La Via Lattea', raccolta poetica pubblicata da Lupi Editore, segna l'esordio letterario di Diego Caiazzo, autore campano con alle spalle una notevole carriera 'scacchistica'. Franz Krauspenhaar, nella prefazione del libro, ci parla di un legame con la poesia anglosassone o tedesca. E sicuramente c'è qualcosa che ci proietta verso uno stile di scrittura particolare. Siamo infatti di fronte a un viaggio di esplorazione dell'esistenza, che il poeta compie con compostezza, in silenzio, come in una sorta di pellegrinaggio dell'anima. Il lettore ha modo di accedere a tutta una serie di confidenze, che raggiungono un significato universale. Le parole sono così essenziali, così pure, che si elevano in altezza e raggiungono la galassia di cui fa parte il sole: si muovono come fascia di luce irregolare. L'autore percepisce la poesia come 'via di salvezza', perché secondo lui: "Ogni componimento è una tappa di riposo e conoscenza". Per il poeta è necessario riflettere, pensare, meditare, perché solo in questo modo può alimentare la sua ispirazione. L'inchiostro diventa lo strumento per 'illuminare il mondo'. Caiazzo s'interroga costantemente, non sa ancora bene cosa sia la poesia, ma è consapevole che deve affidarsi completamente al suo mistero. La sente come donna, la vede come presenza da amare. L'immersione tra i ricordi e nella memoria è costante e, a un certo punto, il poeta sceglie una data ben precisa: 25 ottobre 1955, il giorno della sua nascita. Da lì cita Pio XII, Giovanni Gronchi, Eisenhower: personaggi che hanno segnato quel periodo storico e che sono legati al suo ingresso nella vita. Prosegue il cammino dell'autore, tra luci edombre che si alternano, tra precipitazioni e risalite. Dall'inferno al paradiso e viceversa, l'amore è ciò che resiste, che lascia un segno indelebile di emozioni, precise e profonde. Non manca il riferimento all'universo, che ovviamente diventa la dimensione ideale per percepire, intuire, provare a capire cosa si cela in ciò che non si può vedere a 'occhio nudo'. Anche il gioco degli scacchi, tanto caro all'autore, viene affrontato in versi. E c'è un parallelismo con la poesia stessa, in cui è fondamentale togliere il superfluo, fino ad arrivare all'essenziale. Una delle caratteristiche della scrittura di Caiazzo è proprio la sintesi, la limpidezza espressiva. Non ci sono 'grovigli' lessicali o costruzioni forzate, ma una semplicità che lascia spazio alla nitidezza. La musica è un altro elemento importante: il poeta, non a caso, suona anche il pianoforte a buonissimi livelli. E da Mozart alla "leggerezza raffinata e dissonante di Ravel" si entra nel flusso sonoro delle parole, che si lasciano ascoltare e toccare con la mente. L'autore procede nell'osservazione autentica delle cose, sempre attento a non tralasciare le sottili trasparenze nella considerazione del pensiero e dei sentimenti. "Forse, come la religione/e la poesia, anche gli scacchi/sono una via di salvezza", dove l'anima si libera dal peso delle ombre quotidiane. E' sempre quel forse che lascia aperte molteplici strade di riflessione, a dare l'input per attraversare in profondità la realtà. Il poeta così si ascolta, si guarda e cerca di conoscersi meglio, rassicurato dalla presenza positiva della poesia nel suo cammino di uomo. Nel complesso, la raccolta mantiene una sua originalità e, per essere una prima pubblicazione, è da considerarsi di qualità.

"Forse è questo la poesia
una via di salvezza
come la religione
un'invocazione alla divinità
sacrificio e preghiera
ogni componimento è una tappa
di riposo e di conoscenza
stazione di posta
del pensiero e dell'anima
in una via altrimenti smarrita".

L'autore
Diego Caiazzo è nato a Napoli, il 25 ottobre 1955 e vive a Pomigliano d'Arco. I suoi interessi principali sono: la letteratura, in particolare la poesia, la musica, suona il pianoforte con predilezione per Bach, e gli scacchi. Inizia la carriera scacchistica negli anni settanta conseguendo via via la terza, la seconda e la prima categoria nazionale; il 1° luglio 2007 entra nel ranking internazionale della Fédération Internationale des Échecs con 2070 punti Elo-FIDE e diventa candidato Maestro. 'La Via Lattea' è la sua prima pubblicazione in volume.



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