Ennio TrinelliPer comodità e per piacere, in genere mi sposto in bicicletta anche per distanze 'medio-lunghe'. Cerco di scegliere percorsi alternativi, per quanto possibile, in mezzo al verde. E mi servo esclusivamente delle piste ciclabili, a parte quando sono costretto a privarmi delle suddette perché s'interrompono bruscamente. Immaginatevi la gioia di 'scontrarmi', un paio di mattine fa, con un gruppo formato da un consistente numero di pensionati che, 'ringalluzziti' dal caldo, in magliette scollate, pantaloncini corti e vene varicose al vento, camminavano 'rumoreggianti' proprio sulla ciclabile, anziché sul marciapiede costruito al lato della striscia gialla, comportandosi 'cialtronescamente' come quegli adolescenti ai quali, per tutta la vita, hanno rimproverato la loro presunta maleducazione. Alla mia 'scampanellata', che chiedeva loro di spostarsi, hanno risposto con vaghi gesti della mani che indicavano più o meno: "Puoi anche aspettare...". Senza spostarsi e con la pelle biancastra dei polpacci che rifletteva la luce del sole, hanno continuato la celebrazione de: 'La vita comincia a 70 anni'. Posto che a un adolescente la maleducazione può anche essere concessa, perché si suppone abbia tempo per migliorarsi, è patetico osservare invece come gente adulta, che di esperienza dovrebbe averne e che la buona educazione dovrebbe averla appresa da tempo, assuma i comportamenti adolescenziali del 'branco' rigurgitandone i toni, i modi, l'aggressività e la cafonaggine. I miei amici Olivier Ducastel e Jacques Martineau (proprio loro, i registi, perché io valgo...) scherzavano sempre sulla loro intenzione di girare un documentario comico sui pensionati che invadono il mondo, perché le agenzie di viaggio non hanno trovato altri portafogli da 'spennare'. Ma forse non è neanche necessario condividere il loro pensiero, né cercare i fondi per produrlo quel documentario: basta constatare come i 75enni cafoni e maleducati, che giocano a fare gli adolescenti, siano assai più che patetici e perfettamente coerenti con il momento storico in cui viviamo.


Lascia il tuo commento

Nessun commento presente in archivio