Il Nuovo Psi esprime oggi la più giovane deputata italiana, Chiara Moroni, e il più giovane deputato europeo, Alessandro Battilocchio. Questo è il merito di Gianni De Michelis che anziché vivere di una piccola rendita ha subito deciso di investire il risultato elettorale in una più grande operazione politica, chiamando a raccolta le espressioni più significative dell'area laica per invertire il declino dell'Italia.
Gli storici dell’economia concordano su poche cose ma certo su una: lo sviluppo qualitativo delle istituzioni favorisce lo sviluppo economico. E’ vero anche il contrario e quando le istituzioni declinano l’economia prima ne risente, poi le segue. Da un lato si è ricostituito il Pci, con alcuni compagni di strada per la verità sempre presenti in quella tradizione dove l’egemonia consiste nella capacità di prendere decisioni vincolanti. L’attuale sistema elettorale non premia le aggregazioni riformistiche ma esalta le componenti estreme. Dall’altro lato si vuole ricostituire la Dc ed in questo non vedo alcuna bestemmia ma, semmai, un effetto speculare di quel che avviene nel campo avverso. A Bologna, nel 1951, in piena Guerra Fredda un gruppo di pensatori liberi, tra i quali Nicola Matteucci, pensarono a costruire forme di dialogo, capaci di macinare idee, strumenti e forme politiche allora mal viste. Cominciò l’esperienza del Mulino che fu salutare per la fase nuova che si aprì alla fine degli anni Cinquanta. Oggi occorre pensare ad un’esperienza diversa che sia in grado di tenere l’Italia nel novero dei grandi Paesi democratici in politica estera, il che è possibile solo se vanno avanti le modernizzazioni in politica economica.
Una grande parte del sindacato avverte la necessità di una svolta e comprende che alla base del declino c’è stato anche il blocco delle retribuzioni concertate, con la bella conseguenza che molte imprese hanno abbandonato ricerca e innovazione perché ai bassi salari non si accompagnava certo la ricerca della produttività delle nuove tecnologie.
La competizione incentrata sui costi ha retto poco perché necessitava di svalutazioni competitive rese impossibili dall’euro. Per cambiare strada c’è bisogno della cultura politica che seppe produrre il Mulino e fu Nino Andreatta a mettere sotto accusa i bassi salari e la bassa produttività del sistema.
L’aggregazione delle forze laiche e socialiste è la condizione per le nuove regole di libertà dei mercati che, appunto, per essere efficienti debbono continuamente aggiornare le loro regole. Perché questo non è successo dopo Parmalat? Temo che la risposta sia troppo facile e finirebbe per coinvolgere i troppi beneficiari di antiche pratiche nelle quali si riconoscono i Savonarola degli anni Novanta. La passione e la ragione di persone mature ci inducono a pensare al futuro e non a recriminazioni sul passato. Sta alle persone di cultura laica e socialista raccogliere il tuo appello. Per parte mia, lo faccio.
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