Ennio TrinelliImmediatamente dopo la tristissima 'Leopolda renziana', abbiamo assistito a uno scatenarsi mediatico di 'catafalchi' di destra che pensavamo scomparsi: da Fitto alla Polverini, da Brunetta che pesta gli 'augusti piedini', al 'bruttume berlusconiano' più becero, che dalla stragrande maggioranza di reti televisive e network radiofonici rifanno capolino e iniziano l'opera di distruzione del presidente del Consiglio, con le stesse modalità operative del triste caso che ha riguardato Ignazio Marino. Posto che da queste parti non si nutrono particolari simpatie o antipatie per l'attuale premier, ci sembra tuttavia agghiacciante vedere come in questo Paese la lotta politica non passi assolutamente più per le proposte, ma solo attraverso la delegittimazione e i pettegolezzi, quantunque a 5 Stelle. Era quasi preferibile il vecchio 'manuale Cencelli'. E, a tal proposito, auguro Felici & Laiche Feste 2015.


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ARBOR - MILANO - Mail - martedi 22 dicembre 2015 16.10
La "lotta politica" nei paesi di democrazia avanzata è basata sul principio che una parte vince (le elezioni) e l'altra perde, quindi con il diritto di criticare ciò che la prima parte mette in atto, addirittura creando allo scopo un "governo ombra" che vigila, ma non governa. Non si può nascondersi dietro un dito dicendo "ma voi cosa proponete (Renzi docet)", i ruoli tra maggioranza ed opposizione sono stati delineati già alla fine del 1700 ed i nostri padri illuministi non avevano mai (dico mai) auspicato equilibri basati sulle ammucchiate o supine accettazioni dovute ai momenti difficili. E' proprio in tali momenti che ognuno deve prendersi le responsabilità della ricetta in cui crede, senza dire (v.Berlusconi) che qualcuno non glielo lasciava fare.


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