Domenico BriguglioIl 30 novembre ultimo scorso, presso il teatro Quirino in Roma, è andato in scena 'Il Congresso degli Arguti', una deliziosa commedia ideata, scritta e diretta da Anna Rita Camerata che ha inteso ridar voce, attualizzandole al giorno d'oggi, alle sei statue che nel secolare periodo papalino rappresentarono la voce del dissenso del popolo romano nei confronti del governo dei papi. Era una 'voce' fatta di libelli, corrosiva e satirica, inarrestabile in quanto anonima: vero spirito del popolo sofferente. Di notte, col favore del buio e in barba a tutti i controlli che venivano effettuati da coloro che miravano a eliminare il problema, c'era chi metteva i cosiddetti 'libelli', ovvero pezzi di carta attaccati alle 'statue parlanti' spesso redatti in latino i quali, talvolta, riuscivano addirittura a far scoppiare la rivolta. Ogni statua è stata interpretata da un attore del ricco e importante cast della commedia: Pasquino, la più conosciuta, da Pier Maria Cecchini; Madama Lucrezia da Giorgia Trasselli; Marforio da Massimiliano Buzzanca: l'abate Luigi da Maurizio Matteo Merli; il Babbuino da Roberto Bagagli; infine il Facchino, toccato in 'dote' a Simone Sabani. Per avere un'idea della ricaduta del loro impiego, basti pensare, per esempio, che le 'pasquinate' divennero così insolenti da provocare un intervento proditorio del papato, che decise di comminare pene molto severe a chi avesse appeso questi scritti satirici al collo delle statue, con lo stupefacente risultato di ottenere l'effetto opposto, facendole cioè moltiplicare a dismisura. Le sei statue, posizionate nel centro di Roma abbastanza vicine le une alle altre, formarono il cosiddetto 'Congresso degli Arguti', ovvero i maggiori protagonisti dell'arte dei libelli. Anna Maria Cammarata ha aggiunto a questi protagonisti storici della satira anche alcune figure moderne: Paco, interpretato da Daniele Antonimi, un 'senzatetto' straniero innamorato di Roma che si rivelerà l'unico a poter parlare con le statue; Giulia, presentata in scena da Giulia Montanarini, che le 'monitora' per professione in quanto manutentrice dei Beni culturali, la quale si innamora proprio del 'senzatetto'; la figura del vento, Tramontana, portata in scienza da Marina Ripa di Meana, alleato imprescindibile per la risoluzione di tutti i problemi. Non possiamo ovviamente dimenticare la 'voce unica' di Elio Pandolfi nelle vesti di Romolo, padre di Roma, commentatore fuori campo delle vicende narrate. Detto di attori e interpreti, una nota speciale va dedicata al Maestro Riccardo Gnerucci, orchestratore delle musiche e delle canzoni recitate dal corpo di ballo, che ha saputo arricchire lo spettacolo con le proprie performances grazie alle coreografie di Stefano Sellati. Una citazione va fatta anche per l'aiuto regia, Francesco Piotti, alla scenografia, virtuale e non, di Ivano Ferrari e ai costumi di Iuri Lieggi. Il 5% del ricavato di questa commedia è stato destinato ai progetti della 'Beatiful After Breast Cancer Italia Onlus'. Sponsor dell'evento, prodotto dall'Associazione culturale Azteca sono stati la 'Hosmotic Italian Science' e, per la conferenza stampa, Credeco. La commedia è andata in scena in data singola, ma contatti sono in corso per replicarla anche nel 2016.


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