Ennio TrinelliHo recentemente postato un articolo su un social nel quale si parlava di Putin e dei suoi attacchi in Siria, divisi equamente - pare, ma dell'informazione c'è sempre da dubitare, soprattutto in periodi storici in cui qualsiasi idiota può dire la sua e spacciarla per verità - tra Isis, che non lamenta caduti per fuoco russo (mentre ne lamenta numerosi per fuoco francese) e gli oppositori di Bashar Al Assad. Il post, pubblicato 'ap-post-a' all'interno di un numeroso gruppo di buoni cattocomunisti che aspirano al cambiamento del mondo solo in ragione delle loro idee meravigliose - senza darsi mai pena, peraltro, delle loro azioni inconsulte - ha ricevuto una scarica di insulti senza precedenti. Il più civile tra questi tuonava, a proposito del titolo dell'articolo più che del suo contenuto, dato che la conoscenza approfondita toglie senso all'emotività: "Queste saranno le informazioni che ricevi dai tuoi amici Americani". Si vede che essere 'anti-Usa' faccia molto 'komunista', addirittura più che essere 'anti-Isis'. Avrei voluto dirgli che, purtroppo, le informazioni ci giungono da amici siriani che stanno a Damasco e che vedono con i loro occhi quel che effettivamente succede. Ma mi sono dovuto sottrarre, devastato dal dubbio sul perché, per taluni, essere di sinistra debba per forza passare, in questo Paese, dal 'rincretinimento' più assoluto e totale.


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