Michela ZanarellaE' in forte aumento, in Italia, il numero delle 'truffe sentimentali'. E, per combattere questo fenomeno, esiste un progetto denominato 'Per amore, solo per amore', ideato dal centro romano antiviolenza Marie Anne Erize, diretto da Stefania Catallo, il primo in assoluto a operare sul nostro territorio nazionale. Dei casi di 'truffa sentimentale' se ne parla assai poco. Invece, sono sempre più diffusi. Buona parte delle vittime viene adescata attraverso il web, in modo particolare sui social network. Le persone coinvolte in questo genere di imbrogli sono principalmente donne, o comunque persone sole e fragili che utilizzano internet per trovare compagnia o amici a cui confidare le proprie solitudini affettive. Questo tentativo di truffa pianificata si chiama 'Scam'. Essa avviene con metodi precisi di ingegneria sociale: la persona viene avvicinata attraverso siti internet o e-mail e si ritrova coinvolta con tecniche diverse, a seconda del sesso della vittima prescelta. Questi truffatori sono abili nel circuire persone che si trovano in uno stato di vulnerabilità emotiva, calcando sui sentimenti. I 'sentimental scammers', così vengono chiamati con linguaggio specifico, si muovono secondo modalità molto organizzate e agiscono con funzioni e obiettivi ben precisi: sono delle realtà criminali, che usano tecniche di adescamento, in particolar modo con le donne sole, facendo leva sui sentimenti, ma anche nei confronti degli uomini, agendo sull'oggettività e assumendo, a distanza di tempo dal contatto, se questo diventa costante, un atteggiamento vittimistico. Il rischio che si corre diventa alto quando entrano in gioco richieste dirette di denaro, o si arriva al ricatto e alle minacce. Non bisogna provare vergogna se si cade in questa sorta di 'trappola', ma bisogna parlarne e rivolgersi a chi può essere di aiuto. Ecco perché si è pensato a dar vita a questo progetto, unico in Italia, denominato: 'Per amore, solo per amore'. Stefania Catallo, attraverso il centro antiviolenza romano 'Marie Anne Erize', ne è la promotrice. L'abbiamo perciò incontrata per comprendere meglio come sta operando sul nostro territorio.

Stefania Catallo, come è nato il progetto 'Per amore, solo per amore' e cosa lo rende unico nel suo genere?
"Il progetto 'Per amore, solo per amore' nasce come 'progetto-pilota', il primo in Italia per la diffusione, il contrasto e la difesa dai 'sentimental scammers', ossia dai truffatori on line che, prendendo contatto attraverso internet e i social network con persone in stato di vulnerabilità emotiva, le circuiscono per ottenere denaro. Il progetto è  unico, in quanto si tratta di un'idea ancora 'pionieristica' per l'Italia. Si compone anche di una parte formativa, poiché ci occuperemo di formare operatori che possano agire specificamente nel campo del supporto psicologico alle vittime di truffa sentimentale".

Come è possibile distinguere questi 'truffatori sentimentali'? Ci sono delle caratteristiche dominanti, nella personalità o nell'inconscio di una persona, che possono rappresentare un segnale di allarme per evitare la truffa?
"I truffatori sentimentali in genere utilizzano i social network, o anche le 'caselle' di posta elettronica, per stabilire un contatto con le potenziali vittime. Nel caso del contatto con una donna, l'uomo si presenta quasi sempre come un libero professionista, abbiente e per lo più vedovo, con figli piccoli. Racconta che la moglie è scomparsa per una malattia grave e che, adesso, vive per i figli, interpretando il ruolo di ottimo padre di famiglia. Circuisce la vittima riempiendola di gentilezze e attenzioni, facendole una 'corte discreta', poco invadente. Per arrivare a estorcere denaro, in genere racconta che dovrà fare un viaggio di lavoro. Poi, durante il viaggio, inizia a narrare di aver subito un furto o cose simili e chiede alla vittima di inviargli dei soldi via 'Money Transfert', per poi scomparire. Le donne, invece, si presentano preferibilmente sotto una veste erotica, inviando foto osè per poi fare un passo indietro e dichiarare che, in realtà, sono integerrime, con figli a carico e una famiglia da mantenere. Mantengono un profilo basso, mansueto, non 'accampano' pretese, né si mostrano particolarmente emancipate. Chiedono soldi al fine di sbrigare le pratiche burocratiche per ottenere un passaporto e, in seguito, recarsi a trovare la vittima, per poi scomparire. In genere, queste truffe sono di entità abbastanza modesta e si aggirano sui 300/400 euro".

Chi si rivolge al vostro centro cosa chiede principalmente? E cosa garantite a chi viene truffato?
"Chi si rivolge al nostro centro per questi motivi, chiede anzitutto ascolto e sospensione del giudizio. Noi offriamo, oltre a ciò, assistenza legale e accompagnamento presso le Forze dell'ordine. Cosa, però, assolutamente indispensabile è la protezione della privacy. A brevissimo, apriremo un numero verde dedicato a tali questioni".

Esistono metodologie scientifiche per una difesa adeguata?
"Per difendersi, occorre conoscere il problema: soltanto così è possibile attuare delle strategie adeguate e solo così si può riconoscere una situazione a rischio. Per questo motivo, a partire dal prossimo autunno, inizieremo una campagna di informazione, con seminari e incontri aperti anche al pubblico".

Chi opera nella prevenzione e nel contrasto si prepara attraverso corsi specifici? Ci sono degli studi di settore per questo genere di attività?
"Per ora non esistono corsi specifici: il nostro centro ne sta elaborando uno da proporre a coloro che decideranno di studiare il fenomeno e ottenere una preparazione specifica. Ribadisco che, per difendersi, occorre conoscere a fondo la materia. In via generale, consiglio di documentarsi sui propri interlocutori e di avere un atteggiamento di cautela verso coloro che ci contattano via internet, soprattutto se non li conosciamo di persona".

Perchè la scelta di intitolare a Marie Anne Erize il vostro centro antiviolenza?
"Marie Anne è stata - ed è tuttora - un esempio per tutti noi. Aveva iniziato un'ottima carriera da modella e si era iscritta alla Facoltà di antropologia dell'Università di Buenos Aires. Dopo il 'golpe' militare di Videla, entrò a fare parte del gruppo dei 'Montoneros', che si opponevano alla dittatura civico-militare occupandosi dell'alfabetizzazione degli immigrati. Fu catturata dai gruppi paramilitari mentre portava a riparare la sua bicicletta e non se ne ebbero più notizie. Solo molti anni dopo, il suo carnefice, il maggiore Jorge Olivera, in sede di processo dichiarò di esser stato "il primo a violentarla". Marie Anne è un simbolo di impegno e rappresenta una vittima di violenza che ha pagato con la vita, in una maniera orribile, per avere creduto in un mondo migliore. La figura di Marie Anne ci è stata fatta conoscere dal Grupo de Argentinos en Italia por la memoria 'Veridad y justicia', un'associzaione di esuli argentini che si batte per la giustizia, nonostante siano trascorsi quasi 40 anni da quei fatti".


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INTERPOL - INTERPOL - Mail - giovedi 21 aprile 2022 16.25
Nous sommes un organisme international de lutte contre la cybercriminalité.Nous collaborons avec la police des pays concernés par les affaires pour procéder à l'arrestation des cybercriminels et faire rembourser les fonds extorqués dans le cas d'une cybercriminalité financière.Déposez une plainte directement sur notre adresse mail pour une assistance particulière.

E-mail : denisallano@oilcc-unit.com / URL : https://oilcc-unit.com
Denis ALLANO - FRANCE - Mail - martedi 12 aprile 2022 20.57
Veuillez contacter L'Organisme Internationale de Lutte Contre la Cybercriminalité en abrégé O.I.L.C.C pour toutes plaintes d'arnaque sur internet.Communiquez avec un Enquêteur Spécialisé en Criminalité Informatique qui vous aidera volontier dans un premier temps, étudier et échanger sur votre dossier, ensuite mettre en place une procédure juridique afin de mettre la main sur ces arnaqueurs afin que vous soyez remboursé.

Pour un service aux victimes d'arnaque rapide :
https://oilcc-unit.com
Pour contacter un Enquêteur Spécialisé en Criminalité Informatique :
denisallano@oilcc-unit.com
Pour communiquer par courriel :
contact.denisallano@gmail.com
UNCLCC-BDRIJ - FRANCE - Mail - venerdi 15 maggio 2020 18.27
Selon un rapport du groupe américain de sécurité informatique publié en avril 2014 cité par l’AFP, la France, l’Allemagne, l’Angleterre et la Suisse ont été les pays les plus touchés par la cybercriminalité. Les cybercriminels tirent avantage des vulnérabilités liées aux logiciels, aux matériels et aux comportements humains en ligne. Ils cherchent, entre autres, à usurper les renseignements personnels et commerciaux en recourant à la fraude et à l’extorsion. Les cybercriminels qui ciblent les pays de l’Europe mènent leurs activités à l’échelle mondiale, souvent depuis des zones hors d’atteinte des organismes européens d’application de la loi. En phase de la Stratégie internationale de cybersécurité, le gouvernement français crée l’Unité Nationale de Coordination de la Lutte Contre la Cybercriminalité (UNCLCC). Cette unité a pour rôle d’assurer la coordination des enquêtes sur les dossiers de cybercriminalité en France, de collaborer avec des partenaires à l’échelle internationale surtout en Afrique. Elle permet également aux citoyens français et aux entreprises de signaler les cybercrimes grâce au Centre Antifraude qui est sous la direction du Ministère Public. Les techniciens en criminalistique sont affectés dans toutes les Brigades Départementales de Renseignements et d’Investigations Judiciaires (BDRIJ). Ces techniciens en collaboration avec les gendarmes doivent s’adapter à l’évolution rapide des dossiers de cybercriminalité et des délits informatiques. Si vos comptes bancaires ou vos cartes de crédit font l’objet d’un cybercrime, ou que vous faites l’objet d’une quelconque arnaque, alors n’hésitez pas à déposer une plainte en ligne à la BDRIJ et prenez soin de conserver le numéro du rapport pour référence ultérieure.
Adresses : brigadesdepartementales@gmail.com / unclcc-bdrij@outlook.fr
NB : Dès que vous les contactez, ils vous redirigeront vers les adresses professionnelles afin que les échanges soient sécurisés.
MAZURET - Gemma - Mail - venerdi 20 maggio 2016 21.23
VITTIMA DI TRUFFA!!!

Emails: contactofficeinterpol@gmail.com / celluledebase@europamel.netto

Sono Gemma e vengo a partecipare questo messaggio per dirvi che mi sono fatto truffare per un uomo ed un amico ha aiutarmi.

Vi spiego la mia storia. Difatti ho faccio la conoscenza di questo uomo su un sito di incontro e noi hanno simpatizzato parecchie settimane prima che mi dica solamente deve effettuare sul posto un viaggio in Africa nelle preoccupazioni del suo lavoro ed una volta questi problemi ed io innamorata di lui gli facevo giungere sempre costantemente del denaro fino ad un giorno o un'amica mi ha mi ha fatto sapere che aveva stata anche vittima di questo genere di cosa. Mi ha messa in contatto con Mr Riccone LEROUX tenente subito di polizia di lotta contro il cybercriminalité e seguendo le istruzioni del Tenente Richard questo truffatore è stato fermare poi ho ricuperare tutto il mio denaro, se siete state vittima di una truffa di questo genere contattare il saprà che cosa fare per voi aiutate.

contactofficeinterpol@gmail.com / celluledebase@europamel.netto

Cordialmente Gemma
solaria - potenza - Mail - martedi 29 settembre 2015 14.54
Ho avuto l'intuito di non fidarmi di uno scammer che aveva tutte le caratteristiche descritte nell'articolo. Sarebbe utilissimo che se ne parlasse di più,tuttavia resta sempre un fondo di amarezza che ti fa dubitare di tutto e di tutti.
grazia nives brighenti - sirmione- bs- Italia - Mail - domenica 6 settembre 2015 0.6
Buonasera Stefania Catallo, sono incappata, non per caso, cercando notizie sui profili psicologici dei truffatori, manipolatori etc. Ho letto la sua intervista e, sarà un caso, ma sto scrivendo un libro, un po' presuntuoso forse chiamarlo così, su di una mia esperienza da truffata. Regolarmente denunciato ed in attesa del processo. Non so se la mia esperienza può risultarle utile, nel caso sarei felice di condividerla con voi.
Buona serata. g.nives brighenti


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