Vittorio CraxiAbbiamo animato in questi mesi un dibattito interno al Psi convinti della necessità di una seria riflessione per un rilancio e un risveglio politico. Abbiamo lavorato affinché si determinassero le condizioni per un ricambio vero e una riflessione generale che affrontasse una crisi che è politica, istituzionale e sociale nel Paese. A volte ci siamo riusciti, ma in parte hanno prevalso chiusure e piccoli opportunismi. Non punteremo a unire la sinistra e i riformisti incominciando col dividere i socialisti. Esiste un dovere che è quello dell'unità sulla politica. Esiste una maggioranza numerica, ma non esiste una maggioranza politica: è quello che ci sforzeremo di ricreare. Perché al Partito ci teniamo, forse più di altri. Abbiamo posto da tempo una questione di risveglio, di ricambio e di rilancio del Partito socialista italiano. Ciò è necessario, di fronte alle crisi istituzionali, politiche e sociali in atto. Non si tratta di soddisfare giovani ambizioni, né di chiedere a Nencini il rendiconto di una fase ricca di errori, ma di cercare di aprire una fase di riflessione ampia, per contenuti e soggetti coinvolti nella società e nel riformismo italiano. Nel Psi si è espressa una maggioranza numerica parziale: ora è importante costruire una maggioranza politica. Ognuno si impegni a farlo.






Responsabile Esteri del Partito socialista italiano
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Vittorio Lussana - Roma/Milano/Bergamo - Mail - martedi 5 novembre 2013 21.41
RISPOSTA AD ARBOR N. 2: caro Arbor, una vittoria ha sempre molti padri. Di certo, non mi può venire a negare come la campagna promozionale per Milano 2015 non fosse una delega del sottosegretario Craxi, così come quella dei rapporti con l'Onu e con tutte le sue agenzie internazionali, compreso il Boureau international des exposition, che assegna questo genere di manifestazioni. La signora Moratti ha senz'altro svolto un proprio ruolo importante, ma non mi pare che avesse competenze diplomatiche, né che abbia scelto lei l'ambasciatore Claudio Moreno per dirigere quella campagna, che fu pienamente azzeccata e il cui apporto anche di Romano Prodi e Massimo D'Alema non sarebbe da sottostimare. In ogni caso, non mi sembra di ricordare che la signora Moratti abbia chiesto il voto a Paesi come il Nicaragua, Haiti, Venezuela e molti altri. A meno che lei non possa pensare che il sindaco di Milano possieda competenze diplomatiche particolari: per dichiarare guerra alla provincia di Monza e Brianza, forse? Comunque, socialisti o meno, dalla lunghezza del suo secondo irriguardoso commento nei confronti di una persona che lei nemmeno conosce appare ben chiaro come la 'biscia' cui è stata pestata la coda sia un'immagine che si addice assai meglio a lei piuttosto che a me. Comunque sia, a queste cose ormai non ci faccio neanche più caso: la totalità del popolo italiano sta dimostrando al mondo intero il grado di inciviltà morale e di follia irrazionalista di cui è intriso, per retaggio chiesastico e statalista. Quel tipo di retaggio che porta persone come lei a scaricare sui figli le colpe dei padri. Guardatevi allo specchio, cari italianucci piccolo borghesi, prima di giudicare gli altri. Buona partita a scopone. VL
ARBOR - MILANO - Mail - martedi 5 novembre 2013 11.34
Mio buon Lussana, spesso leggo i suoi articoli giustamente critici nei confronti di chi sta nelle stanze dei bottoni e non fa il proprio dovere, predicando non sempre bene ma razzolando quasi sempre male. Tuttavia appena appare una critica a chi è o è stato in odore di garofano scatta come una biscia cui si pesta la coda. Lei tende a dare la patente di statista a qualsiasi socialista ( o ex-socialista), cui il cittadino (contribuente) dovrebbe riconoscere dei meriti ed accettare in modo acritico i suggerimenti, senza chiedergli conto del suo passato.
Vittorio Michele Craxi, nato ne '64, già nel '92 era segretario del PSI milanese, quindi con una linearità politica -che farebbe impallidire Razzi e Scilipoti- passa a SI (1994-1998) , SDI (1998-2000) , LS (2001-2006) , NPSI (2001-2006) , SU (2006-2007) , PSI (dal 2007 a tutt'oggi). Spaziando da destra a sinistra, facendosi eleggere con Berlusconi a Trapani nel 2001 e riprovandoci con Prodi nel 2006 in Lombardia, dove però viene trombato dai miei concittadini. Ciò non gli impedisce di essere nominato sottosergetario agli esteri (esperienza forse maturata in gioventù quando il suo babbo andava in Cina con i suoi cari, n.d.Andreotti) .
Ecco l'iter politico di uno stimato professionista che io povero uomo della strada non dovrei criticare se parla di riformismo. Ma quali riforme ? Quelle del contorsionismo intellettuale ?
Lussana, ci tengo a ripeterlo, spesso condivido i suoi scritti, ma quando si parla di socialisti (non tutti) sia più oggettivo perchè molti portano un marchio poco encomiabile, e non lo dico io lo hanno detto i giudici.
La saluto e vado al bar, dove forse potrò discutere con gente che ha lavorato per una vita e probabilmente di riforme ne capisce più di chi ha viaggiato in auto blu da quando aveva i calzoni corti.

p.s. Per quanto riguarda l'Expo, ammesso che a Milano riusciamo a fare qualcosa di decente, lo dobiamo alle concoscenze ed ai soldi della Moratti.
Vittorio Lussana - Roma/Milano/Bergamo - Mail - lunedi 4 novembre 2013 18.12
RISPOSTA AL SIG. ARBOR: gentilissimo lettore, se lei ha dei problemi di gastrite, le consiglio di farsi vedere da uno 'bravo', come si dice in questi casi. In secondo luogo, il politico della casta di nullafacenti cui lei ha fatto riferimento nel suo pesantissimo commento, in qualità di sottosegretario agli Affari Esteri ha fatto il giro del mondo almeno una quarantina di volte per riuscire a portare l'Expo del 2015 a Milano: alla faccia del nullafacente!!! Oltretutto, lei è pure di Milano, una città che dovrebbe proprio decidersi a riemergere dal torpore di un certo provincialismo da cortile, che oltre a mantenervi nella più distante disinformazione, vi ha addomesticato a un modo di giudicare cose e persone da osteria. Vada a farsi uno scopone scientifico con i suoi amici al bar e non venga a disturbare professionisti riconosciuti ai massimi livelli. E si prenda questo diavolo di Gaviscon: vedrà che la sua nausea le passerà di certo... VL
ARBOR - MILANO - Mail - lunedi 4 novembre 2013 10.36
Ogni volta che sento un politico, specie se legato alla casta dei nullafacenti, parlare di riformismo, ho un leggero conato di vomito.


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