Massimo FilipponiIl Belpaese: un tizio ricatta l'Italia anche a costo di condurla allo sfascio solo per suoi interessi personali. Neanche Mussolini o Hitler, che almeno nelle loro allucinazioni avevano un concetto perverso di Stato, sarebbero stati capaci di tanto; I suoi accoliti, che servilmente, con una cultura da decerebrati, hanno accettato di firmare a priori le dimissioni in ‘bianco’ e consegnarle in blocco al loro lenone politico; un presidente della Repubblica, che cerca di mediare con una quasi trattativa sulla grazia; il trucco di ‘stallare’ il parlamento per i prossimi 5 anni al fine di discutere, una a una, le dimissioni dei veri parlamentari; teste rasate che picchiano un ragazzo perché alla fermata aspetta il suo ragazzo, ma nessuno per questo protesta, però si scende in piazza in 100 mila e ci si picchia come dei forsennati se un arbitro concede un fallo che non c'era. Chist'è 'o Paese d'o sole! Siamo sicuri di meritarci e di avere diritto a un Paese migliore? Oppure, vogliamo fare una rivoluzione? Ma quest’ultima soluzione sarebbe sinonimo di maturità e di risveglio delle coscienze. Diciamo la verità: noi stiamo aspettando un colpo di Stato. Noi non siamo rivoluzionari: siamo dei plebiscitari attendisti di un salvifico padrone che pensi per noi.


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