Clelia MoscarielloFederica Bertolani ha 27 anni ed è candidata alle elezioni comunali di Viareggio del prossimo 25/26 maggio 2013 per la lista civica ‘Movimento cittadini’. Figlia di imprenditori, nel 2004 è stata eletta miss Toscana e si è laureata con lode in Cinema, Musica e Teatro presso l'Università di Pisa. Possiede tante ambizioni, ma ha la testa ben salda sulle spalle.

“Bisogna che le cose cambino. E questo deve avvenire con volti giovani, per una volta”. Queste le parole di Federica Bertolani, la bella ‘viareggina’ che gestisce con la sua famiglia un negozio di articoli sportivi e ‘moda-mare’ nel centro della nota località della riviera toscana, lungo la ‘Passeggiata’. Federica non vorrebbe mai vedere in crisi la sua città, la cui risorsa più importante è il turismo. E denuncia coraggiosamente le amministrazioni precedenti e la politica italiana più in generale per il loro immobilismo. Non ci sta a lamentarsi, come fanno “gli altri”. E vorrebbe far qualcosa in più per cambiare la situazione. Ce ne parla in questa intervista, in cui rivela la propria insoddisfazione per la “situazione italiana”, insieme al ‘sogno’ per una Viareggio pulita, ricca di eventi e più sicura.

Federica Bertolani, lei si è candidata per la lista civica Movimento cittadini alle elezioni comunali di Viareggio e Torre del Lago: come ha preso questa decisione?
“La motivazione principale per la quale ho deciso di candidarmi è la mia insoddisfazione da cittadina: io sono nata e cresciuta qui e vorrei continuare a vivere a Viareggio, ma tutti hanno ormai innanzi agli occhi uno stato di degrado che noi giovani, in particolare, non tolleriamo più. I miei genitori possiedono un’attività commerciale da 30 anni, che io e miei fratelli portiamo avanti. Eppure, mi accorgo che, anche sotto il profilo lavorativo, le condizioni sono sempre più difficili e ritengo che noi giovani pagheremo le conseguenze di quel che succederà a livello politico. Qualunque decisione sarà presa è chiaro che questa si ripercuoterà soprattutto sulla nostra pelle. Ecco perché non mi bastava stare sulla porta del negozio a lamentarmi come fanno in tanti, oppure, peggio ancora, non fare nulla per cambiare le cose. Non mi sembrava il caso di schierarmi a destra o sinistra, né dalla parte di qualsivoglia altra forza politica, dato che, in Italia, la situazione che viviamo è delicata sotto tutti i punti di vista. Mi riferisco, in particolare, alla politica tradizionale, nei confronti della quale sono sfiduciata, stanca delle notizie che la riguardano, a dir poco agghiaccianti, che ogni giorno leggiamo sui quotidiani. Mi chiedo come si possa ancora coltivare la fede nella politica. Io mi sono candidata per la lista civica ‘Movimento cittadini’ per Viareggio e Torre del Lago, una lista civica. Non si parla, per ora, dell’Italia, ma si rivolge, naturalmente, al territorio di Viareggio e Torre del Lago. Bisogna infatti partire dal proprio territorio, per coltivarlo e valorizzarlo”.

Cosa vorrebbe cambiare in particolare a Viareggio e quali sono le idee innovative che vorrebbe portare nella sua città?
“Il nostro comune, purtroppo, deve riscattarsi da un grosso debito. Inoltre, abbiamo questo luogo commerciale naturale che è la ‘Passeggiata’, dove oggi c’è incuria, sporcizia, degrado, erba alta, pavimento rotto e  aiuole non curate: bisognerebbe risolvere almeno questi piccoli problemi, al fine di valorizzare il territorio, come ho già accennato, e rilanciare il turismo. Viareggio è una città che da sempre possiede una risorsa enorme proprio nel turismo. E non soltanto in quello estivo, benché le amministrazioni precedenti abbiano penalizzato proprio le attività incentrate su questo settore considerandolo, probabilmente, un semplice dato di fatto. In terzo luogo, vorrei far leva su una maggior sicurezza, poiché le persone che conoscono questa parte della riviera sanno, ormai, che la pineta e il parco non sono più luoghi dove si possa passeggiare o correre, oppure portare i bambini senza pericoli. In questo modo, un posto che fa parte della tua città ti viene portato via. A mio parere, dobbiamo partire da quel che già abbiamo: Viareggio gode di una posizione geografica ottimale, tra l’altro assai vicina a città storiche come Lucca, Firenze e Roma. Inoltre, possiamo creare dei parcheggi sotterranei, come tante città che si affacciano sul mare, i quali non andrebbero affatto a pesare sulle ‘tasche’ dei cittadini, poiché nei fine settimana c’è il problema del parcheggio per i turisti, riservato quasi tutto agli  8500 residenti”.

Dunque, lei si è candidata principalmente per non far morire il turismo a Viareggio, ma cosa ha intenzione di proporre in proposito?
“Ho intenzione, soprattutto, di creare eventi: noi abbiamo il carnevale di Viareggio, conosciuto in tutto il mondo, che tuttavia viene pubblicizzato male. E sto pensando alla creazione di un vero e proprio calendario degli eventi. Questo aspetto è di particolare rilevanza, infatti, poiché negli ultimi anni la vita culturale viareggina ha finito col concentrarsi soprattutto alla domenica. Precedentemente, invece, anche nel corso della settimana esistevano molti più occasioni che permettevano a coloro che visitavano la  città di non annoiarsi di certo”!

Nel 2004 è stata eletta miss Toscana: ha riscontrato pregiudizi nel mondo della politica per questo motivo?
“Sicuramente. Sono io stessa la prima a mantenere dei pregiudizi, poiché è chiaro che quando accadono certi scandali pubblici si diventa più diffidenti e ogni cosa viene vista con un occhio  più critico. Ma io ho solo partecipato un concorso ‘pulito’ quasi 10 anni fa:  avevo 18 anni ed è stata un'esperienza come tante altre…”.

Ha lavorato anche come attrice, con il regista Paolo Virzì: come concilia il tutto? Cosa vuol fare davvero ‘da grande’?
“Mi sono laureata in Cinema, Musica e Teatro. Mi preme pertanto precisare che, nonostante le mie esperienze artistiche, che non rinnego affatto, io lavoro qui, vivo qui, ho un’attività qui e che quella di cui io faccio parte è una lista civica inerente al volere delle persone: non mi sono di certo ‘imposta’. Certamente, posso comprendere come il mio passato artistico possa creare curiosità, poiché ho svolto attività anche di un certo rilievo nel mondo dello spettacolo. E continuo a svolgerle. Ma prioritariamente ho un’impresa di famiglia e i tempi, purtroppo, sono diventati duri per tutti. Occorre, insomma, rimboccarsi le maniche: durante la settimana lavoro con i miei genitori, ma se capitano delle occasioni non voglio buttare via quello che ho studiato, perché mi sono impegnata e mi sono laureata con 110 e lode. Mi tengo occupata, cerco di portare avanti tutti i miei interessi e l’attività di famiglia, che non ho intenzione di lasciare morire assolutamente. E voglio aiutare tutta la mia città, Viareggio, senza inventarsi tante cose, poiché viaggiando molto all’estero mi sono resa conto che qui ci sono moltissime potenzialità. E’ per tale motivo che tengo particolarmente a dare una sferzata al luogo in cui sono nata e cresciuta. E in cui intendo continuare a vivere e a lavorare…”.

Perché dovrebbe essere votata?
“Perché a Viareggio, noi giovani non abbiamo la colpa e la responsabilità delle amministrazioni precedenti, esperienze completamente fallimentari. Secondo me, chi siede in consiglio comunale o ha già gestito, in passato, l’amministrazione pubblica locale ha grandissime responsabilità, soprattutto per l’evidente mancanza di progettualità lungimiranti, che sapessero rivolgersi al futuro: per quale motivo, adesso, queste persone si ricandidano? Per far andare bene le cose questa volta, nonostante abbiano già sbagliato in precedenza? Personalmente, non ho mai fatto parte di un consiglio comunale, ho la mia famiglia che mi supporta, che lavora qui da tanti anni e che mi può dare un grosso aiuto per quanto riguarda le contraddizioni e le decisioni inerenti a ciò che concerne la ‘Passeggiata’ al centro, o alle problematiche del commercio in questa zona, dato che la conosciamo bene. Per quanto riguarda i problemi di bar, locali e quant’altro, il movimento giovanile qui è morto, gli stanziali faticano a lavorare e coloro che cercano di resistere in quell’ambiente possono venire a denunciare i loro problemi. Tanti vogliono risolvere le questioni altrui senza averne alcuna nozione: io, invece, li conosco da vicino, poiché lavoro e li ho vissuti in prima persona. Perché votarmi? Sono giovane, sono una persona pulita, non ho niente a che fare con le amministrazioni precedenti, difendo gli investimenti fatti dai miei genitori ed è mio interesse valorizzare il territorio, sia come figlia di imprenditori, sia come cittadina, sia come giovane. Non ritengo politicamente utile che tornino in consiglio comunale persone di 70 anni: spero ci siano delle variazioni, poiché non si può continuare a chiudersi rispetto ai cambiamenti. Voglio che questa città migliori. Certo, bisognerà fare i conti con un debito, con i soldi che non abbiamo. E occorrerà valutare le idee che potranno essere realisticamente realizzate. Finché non vieni ‘toccato’, non ti rendi conto e non fai attenzione alle cose: questo aspetto io lo vedo tanto nei giovani. Non sempre essi si rendono conto di quanto realmente sia fattibile. E non capisco cosa li spinga ancora a  fidarsi di persone che hanno già sbagliato in precedenza: andranno a cercarsi un lavoro e troveranno i negozi chiusi. Dal 2011 al 2012 hanno chiuso 400 attività: sono dati allarmanti! Eppure, lamentarsi non serve a nulla: è il senso del dovere, che tutti dovremmo avere, quel che può aiutarci a cambiare le cose, mentre il 40% in genere non va neanche a votare, perché dicono che non cambia mai nulla. Ma io penso che non possiamo più permetterci di sbagliare”.


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