Stefania CatalloNon sto qui a fare pubblicità a uno spettacolo teatrale che, per quanto bello, non avete ancora visto. Sono qui a parlare di violenze contro le donne e di atti concreti, di momenti di riflessione e di confronto reali. Dal 16 al 18 novembre porteremo in scena, presso il teatro delle Cornacchie in Roma, uno spettacolo dal titolo ‘Teodora e le altre: storie di donne vittime di violenze’. Un lavoro duro, coinvolgente, emozionante. Certo, non uno spettacolo di varietà, ma una pièce nella quale 7 attori daranno voce ad altrettante persone che hanno voluto raccontarsi con coraggio. Stiamo avendo un ottimo riscontro a livello di prevendita: qualcuno si è lamentato perché il prezzo del biglietto, 10 euro, è troppo alto. Bene, questo spettacolo è un miracolo autoprodotto e autofinanziato, nessuno ci ha voluto dare un soldo, ma siamo testardi e abbiamo deciso di rischiare e farlo lo stesso. Qualcuno ha detto anche di non voler partecipare perché il tema è troppo ‘forte’ e, magari, può impressionarsi: nel nostro spettacolo non si vede nessuna scena violenta, ma solo emozioni e domande, purtroppo ancora senza risposta. Chi mi conosce bene, sa che sono una donna leale e non amo girare intorno alle cose: vorrei chiedere a queste persone impressionabili se, per caso, la prossima volta che leggeranno sul giornale dell'ennesima violenza contro una donna, forse non sarebbe stato meglio partecipare, invece di infilare la testa ‘sotto la sabbia’ e far finta di non vedere. Forse dovremmo portare in scena uno spettacolo con piume, lustrini e musica da cabaret? Forse che fermarsi per 75 minuti a pensare e riflettere è troppo faticoso? Non servono lacrime di coccodrillo e finta indignazione, ma atti concreti, progettualità e, soprattutto, il coraggio di guardare le cose in faccia. A una settimana dal debutto, voglio ringraziare le attrici e l'attore che hanno dato tanto e hanno creduto in me e nel nostro progetto: Giusi Celestini, Sara Corelli, Flavia Moretti, Sarah Nicolucci, Giulio Pierotti, Maddalena Rizzi, Filomena Tolino. Voglio poi ringraziare Bob Fabiani, che attraverso le percussioni parlerà a noi spettatori. Voglio inoltre esprimere gratitudine a Rosella Mucci, voce intensa ed emozionante, che interpreterà i brani musicali. Sono infine riconoscente nei confronti di coloro che ci hanno criticato, anche in maniera feroce: senza di voi non saremmo qua. Abbiamo raccolto la vostra sfida, ora raccogliete la nostra. Voglio pertanto invitare tutti voi a partecipare: anche se c'è da fare qualche chilometro, ne vale la pena. Se non per noi, quanto meno per tutte le donne che, attraverso questo spettacolo, avranno finalmente il modo e la voce di gridare; “Giustizia”!


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