Susanna SchimpernaSciascia diceva, già parecchi anni fa, che una delle cose più brutte era che mentre una volta di fronte all’uomo colto, all’artista, all’uomo sapiente - al "portatore di coscienza alta", insomma (grazie a Marina Brill per l'espressione, che indica un qualcosa che va ben al di là del semplice ‘talento’ o di dieci lauree) - anche gli analfabeti capivano subito con chi avevano a che fare e si disponevano ad ascoltare e a guardare, rispettosi e incuriositi, oggi non ci sia più questa intuizione, questa capacità immediata di riconoscere le persone che possono insegnarti qualcosa perché ‘sono’ qualcosa. E se pure le si riconoscono, le si sbeffeggiano, dato che conta solo quanto potere si ha e quanto danaro.


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Lino - Firenze - Mail - lunedi 8 ottobre 2012 10.3
E come si fa a dissentire? Specie chi vive tra i giovani da decenni, si è accorto del progressivo spostamento dell'asse della formazione e delle sensiblità verso una banalità ed un'arroganza insostenibili. Tutti "saputi" e nessuno è disposto all'scalto...che poi, sapendo ascoltare, alla lunga si impara anche qualcosa.


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