Clelia MoscarielloIl tema della disabilità e della sensibilizzazione dell’opinione pubblica rispetto a essa è un argomento sempre attuale, di cui si parla troppo poco. Purtroppo, chi vive questa realtà o è genitore di un bambino disabile si ritrova a lottare per difendere i propri diritti e, spesso, le istituzioni non sono al suo fianco. Oltretutto, non sempre la disabilità viene accettata. Franca De Padova, è la mamma di una bellissima bambina di 8 anni che lei definisce “speciale”. Franca ha lottato per far avere alla sua splendida bambina, nata con la ‘sindrome down’, le stesse opportunità degli altri bambini. Franca non si è mai arresa e, senza mai rinunciare al suo essere donna, oltre che moglie e madre, ci ha raccontato come si sta organizzando sul territorio della provincia di Roma per aiutare quelle mamme che hanno figli disabili. Questa operazione di sensibilizzazione avviene, innanzitutto, partendo dall’educare i genitori ad affrontare la disabilità: “La famiglia, infatti, è la prima istituzione, oltre alla scuola e allo Stato”, ha tenuto a sottolinearci. Franca vuole che i genitori capiscano come si deve affrontare il problema della disabilità e come si possa ‘investire’ su questi “bambini speciali”.

Franca De Padova, innanzitutto cosa significa la lettera ‘H’?
“La lettera ‘H’ rappresenta il forte legame tra me e mia figlia. Essere una mamma ‘H’, infatti, per me vuol dire tutto: una mamma ‘H’ è il ‘tutor’ del proprio figlio/a. Quindi, con grande onore e anche un po’ di orgoglio ho voluto adottare questa definizione…”.

In cosa pensa che sbaglino molti genitori nei confronti dei propri figli disabili?
“Si sbaglia allorquando si pensa o si attende che siano gli altri a risolvere i nostri problemi: quando nasce un bimbo/a ‘speciale’ dobbiamo cercare di comportarci allo stesso modo di quando nasce un bimbo ‘non speciale’. Bisogna cercare di dare il meglio di se stessi e, solo in seguito, pretendere che le istituzioni facciano la propria parte”.

E cosa dovrebbero fare, invece, secondo lei?
“Un genitore non si deve mai arrendere, deve sapere che quel bimbo ha bisogno di amore: solo questo lo renderà sicuro e determinato, portandolo a sviluppare quelle capacità che sicuramente possiede dentro di sé. Il bimbo, quindi, non sarà solo ‘speciale’ perché possiede la lettera ‘H’, ma anche perché, grazie all’amore della propria famiglia, potrà sentirsi sicuro ed equilibrato nel corso della propria vita, avendo una grande autostima di sé”.

Ma come possono essere ‘rieducati’ questi genitori?
“Creando una grande ‘rete sociale’, composta da operatori sanitari, famiglie, e istituzioni, che educhi i genitori e li sostenga dal momento in cui ricevono la conferma della diagnosi a tutto il percorso della crescita del proprio figlio/a. Secondo me, è importante non dare per scontato che lo Stato “ci deve dare”, bensì dobbiamo essere prima noi genitori ad avere la ‘coscienza a posto’ e, quindi, a dare il massimo. Solo così, dopo, si può andare ‘a testa alta’ innanzi alle istituzioni. E posso garantire che questo tipo di ‘vittoria’ è accertata”.

Quali iniziative intende organizzare, al fine di sensibilizzare la società e i cittadini a questa problematica?
“Intendo creare un ‘centro di ascolto’ o un ‘numero verde’ come importante punto di riferimento per tutte le mamme ‘H’ e i loro bambini, al fine di sviluppare delle iniziative sociali e culturali in favore di questi ‘angeli’, senza mai perdere di vista la loro felicità umana e sociale”.

Le mamme si sentono tutelate dalle istituzioni?
“Purtroppo, no. Ma alcune volte siamo soprattutto noi mamme ad aspettarci che qualcuno ci risolva un problema che è soprattutto nostro, invece di rimboccarci le maniche e fare di tutto per affrontarlo. Le istituzioni dovrebbero essere più efficienti e, sicuramente, non lo sono. Tuttavia, dobbiamo essere prima di tutto noi a smuovere le ‘montagne russe’ e, solo dopo, a pretendere dalle istituzioni”.

Ci sono davvero le pari opportunità per i bambini disabili?
“Le pari opportunità sicuramente ci sono ma, come in tutte le cose, se non sono ben coordinate servono a poco”.

E cosa si dovrebbe fare per migliorare la qualità di vita dei bambini diversamente abili?
“Si dovrebbe vigilare sulla loro vita, sul loro sviluppo psicologico, su tutta la loro crescita, accertarsi che le famiglie diano il ‘meglio’ di loro stesse per questi ‘angeli’ della Terra”.

Cosa pensano le mamme sul “dopo di noi”?
“Questo è un grande problema, perché il “dopo di noi” non viene mai esaminato o discusso, né dalle famiglie, né dalle istituzioni”.

La scuola è vicina ai bambini diversamente abili? E quanto hanno influito i recenti ‘tagli’ del Governo?
“La scuola, purtroppo, è la prima nota dolente per questi bambini. Secondo me, i ‘tagli’ hanno poco a che fare con l’andamento della scuola, perché i problemi che ci sono nell’ambiente scolastico non derivano soltanto da questo: il più delle volte manca una reale collaborazione, un coordinamento effettivo tra provveditorati, scuola, famiglie e Stato. La scuola non può essere considerata un ‘parcheggio’ per questi bambini”.

Tra le sue prossime iniziative è previsto anche un convegno, che si terrà a Ciampino nei primi mesi del prossimo anno, sul tema della disabilità, organizzato in partnership con l’associazione culturale ‘Phoenix’, presieduta da Vittorio Lussana: cosa vuol dirci a tale proposito?
“Che ne sarò sicuramente onorata: Vittorio Lussana è un giornalista da sempre particolarmente sensibile alle grandi questioni sociali del nostro Paese. E’ un ragazzo con un gran cuore e questa sua qualità l’ha dimostrata in tante occasioni. Sono dunque senz’altro onorata di poterlo invitare a Ciampino, al convegno delle mamme ‘H’…”.


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Attila Piccolo - Italia - Mail - venerdi 17 gennaio 2014 17.13
Leggo interventi di membri dell' "Accademia della Crusca" sulla sintassi di lingua italiana, quale onore... di esperti di diritti d'autore e di primogenitura quale ricchezza giurisprudenziale...non leggo in costoro a differenza di altri intervenuti, invecce, parole di sostegno, di solidarietà, di alleanza su campi e fronti comuni.
Ma percepisco rischi di fallimento di azioni su base operativa.
Perchè falliamo?
-Non sappiamo cosa vogliamo veramente: "diversamente non verrebbe attaccata una madre impegnata a tutela dei diritti e del benessere della propria figlia che proietta a livello generale su altre famiglie nelle medesime condizioni".
-Ci lasciamo condizionare dai metodi convenzionali e dal pensiero negativo per affermarci :" quando non hanno alcuna potestà di primogenitura e non solo non porteranno risultati ma creeranno emozioni negative. E le avete create e proiettate sulla testata, sul'intervista e sulle persone coinvolte".
-Non cerchiamo opinioni obiettive nè effettuiamo correzioni di rotta : L'orgoglio che causa rovinose cadute di stile, andando avanti a sbattere contro un muro ed a quel punto è troppo tardi per rimediare. Lo avete riscontrato, c'è stata una levata di scudi a favore della signora Franca De Padova.
-Procrastiniamo e soccombiamo alla paralisi analitica: " Quando le dimensioni di un compito o di un'azione ci spaventano, tendiamo a perderci in analisi tanto infinite quanto inutili,demoralizzando gli altri invece di valorizzare l'impegno profuso...
Ed arrivano le supposizioni tanto pompose quanto errate dall'alto del proprio eremo, tanto alto per poi scoprire che non c'interessa scalarlo, noi lettori.
Ai cosiddetti " esperti " che vogliono puntare alla luna dal loro alto eremo perchè così anche se sbagliano mira (come ho letto), possono sempre colpire una stella, consiglio : " Non cerchiate una stella. Vogliate la luna!" La luna nel pozzo, dove i vostri immeritati, sterili attacchi vi conduranno.
Melany - Italiana - Mail - venerdi 2 dicembre 2011 21.43
Franca....lascia perdere chi ti attacca...hai difeso persone...e qui queste persone cosa hanno fatto??? ....NIENTE!!!!!....non hanno speso neanche una parola in tuo favore....continua sulla tua strada..continua a fare quello che hai sempre fatto <3 ..un bacio TVUMDB <3
Franca De Padova - Ciampino RM - Mail - venerdi 2 dicembre 2011 14.10


Franca De Padova
Nella mia vita ho sempre ragionato per cercare di raggiungere degli Obbiettivi e di solito ci riesco: lottando e non tralasciando nessun dettaglio.
L'ho fatto sempre da sola, confrontandomi con semplicità con chi ne poteva sapere più di me e cercando di imparare da loro .
Anche il mio avvicinamento ai gruppi è avvenuto con la stessa semplicità, ed anche le cose che sono accadute dopo mi hanno visto sempre pensare e agire allo stesso modo .
Non ho obbiettivi di nessun genere se non quelli legati al bene della mia famiglia e ai mie figli .Per questo tutta la discussione che è nata dopo l'uscita della mia intervista mi sembra solo inutile e strumentale.
Ringrazio chi ha apprezzato questa intervista, comprendendone i fini ultimi ! Mi scuso per alcune mie considerazioni anche rabbiose, ma queste fanno parte del mio carattere e siccome sono una donna vera, io non so fingere! ♥

vi bacio tutti ♥
Franca
Gianfranco - Malato - Mail Web Site - lunedi 28 novembre 2011 13.8
Io ho semplicemente detto e forse qualcuno, non lo ha capito che non si può farsi fare una intervista e poi, su fb scomparire e chiudere gruppo e profilo per poter parlare della cosa. Verso le famiglie con bambini disabili, purtroppo sono state fatte leggi e tante, poi non vengono applicate o applicate male. Questo purtroppo riguarda però tutto il mondo della disabilità, in quanto ci sono tante normative che poi vengono a contrasto, ne sono esempio io che essendo disabile mi sono scontrato con esse e con le commissioni a cui andavo a visita medica, e la risposta è sempre stata, noi applichiamo le normative le "Tabelle". Ora chi fa queste tabelle, credo che sia un burocrate, certamente non disabile e quindi come possa risolvere certi problemi noi del Movimento Italiano Disabili questo non lo riusciamo a capire. Abbiamo per questo anche aperto una radio, e invitiamo le persone a collaborare e dire quello che succede e parlare delle varie problematiche, proprio come portavoce di queste cose. Come movimento invece ci stiamo muovendo per avere un nostro partito, che possa tutelare e modificare anche delle leggi, in quanto e credo che sia sotto gli occhi di tutti che la politica attuale sia di centro destra che di centro sinistra, non ha mai sfiorato il problema in quanto non interessata a questo ma interessata a ben altro. Quindi credo di essere stato chiaro scrivendo che non si può fare una intervista e poi non dare diritto di replica e chiudere i vari gruppi o il proprio profilo in quanto questo diventa allora inutile e sterile senza un sano confronto. Spero di essere riuscito a far capire quello che intendevo dire nella mia prima mail. Distinti saluti a tutti i partecipanti di questo forum.
Gianfranco Malato Coord. Naz. Movimento Italiano Disabili.
Gianranco Guccia - Palermo - Mail - domenica 27 novembre 2011 17.3
Errata corrige:
"Verba .....volant .....scripta manent"
mi scuso per gli errori di digitazione!
Gianfranco Guccia - Palermo - Mail - domenica 27 novembre 2011 16.59
Vorrei ricordare a chi scrive "erba volane...scripta manent"...che la medesima cosa vale anche per i commenti lasciati sui social network....che non serve cancellarli perché rimangono archiviati nei server di Facebook e che sono a disposizione della polizia postale che può procedere a querela di parte, ove dovessero ravvisarsi espressioni assimilabili a minacce o comunque lesive della diglità personale di coliui o colei al quale sono dirette! La prudenza e l'impulsività sono in antitesi tra loro...meglio dare ascolto alla prima ed evitare, così, l'eventualità di ritrovarsi in situazione a dir poco "imbarazzanti"...specie se di carattere giudiziario! Distinti saluti!
preti patrizia - ROVIGO ITALIA - Mail - domenica 27 novembre 2011 13.59
Verba .....volant .....scripta manent , graxie !
Franca De Padova - Ciampino RM - Mail - domenica 27 novembre 2011 13.59
Questo è l'ultimo mio intervento ,vorrei tanto rassicurare chi si sta preoccupando per questa mia intervista!!!!!Mi sono resa conto che tutto ciò nn porta benefici ai nostri bambini!!!!quindi vorrei tranquillizzare tutti e dire che questo che ho scritto rimarrà solo nel cuore di chi lo vorrà!!!!e che nn sentirete più parlare di me!!!!in quanto nn è mia intenzione ne di fare un convegno ne di scrivere ciò che sento!!!!!Auguro a chi è di competenza di interessarsi della questione !!!!Buona Domenica!!!
camilla - napoli - Mail - domenica 27 novembre 2011 12.57
crado che la signora Franca sia stata molto scorretta nei riguardi di Angela...era un suo progetto e si potevano aiutare a vicenda...creando varie sedi appunto trà il lazio la sicilia e chiunque voglia dare una mano....invece le è piaciuto primeggiare come se fosse solo lei la grande mamma di valore che fà e che dice ...l'unione di mamme H nn è questo signora Franca ....deve ancora crescere la sua esperienza nel mondo della disabilità!!!!
Jean Ago - Parabiago ( MI ) - Mail - domenica 27 novembre 2011 9.43
io dico solo una cosa...VERGOGNATEVI TUTTI...attaccare una mamma che si occupa di queste cose...cara Franca io non so parlare bene come i vari giornalisti,politici e cosi via dicendo...( che poi parlare bene forse è una parola troppo grossa )...ma una sola cosa voglio dirti...non fermarti..continua a lottare per tua figlia e per tutte quelle persone che hanno bisogno di te...un abbraccio...Jean


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