Giuseppe OrsiniNella serata del 15 luglio 2011, nel Teatro Romano di Ostia Antica si è svolta la cerimonia di premiazione della XII Edizione del Premio Roma. Presentatrice (ormai “storica”) Paola Saluzzi, elegante e spiritosa come sempre. Splendide sia la serata, sia la cornice del Teatro Romano, quasi colmo con almeno 4 mila spettatori. La XII edizione del Premio Roma è stata dedicata al 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. In questo contesto, azzeccatissima l’assegnazione di un Premio speciale all’Arma dei Carabinieri che “in tutti questi anni ha lasciato un impronta indelebile di salvaguardia delle istituzioni, di senso del dovere e di spirito di sacrificio nell’esclusivo interesse del nostro Paese”. Il Premio speciale è stato ritirato dal Generale di Corpo d’Armata, Leonardo Gallitelli, Comandante dell’Arma dei Carabinieri. Il Generale Gallitelli ha brevemente ripercorso la storia dell’Arma, dalla fondazione (1814), alla ‘carica’ del 30 aprile 1848 a Pastrengo, durante lo scontro tra il feldmaresciallo Radetzky e le truppe piemontesi. Commosso il ricordo del sacrificio di moltissimi Carabinieri, citando, tra i tanti, Salvo d’Acquisto, ucciso nel 1943 nella Torre di Palidoro, a pochi chilometri dal Teatro Romano di Ostia Antica, e il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato da sicari mafiosi a Palermo nel 1982. Il Premio in denaro consegnato al Generale Gallitelli sarà devoluto ai familiari dei Carabinieri caduti nello svolgimento del loro dovere. Con l’edizione di quest’anno del Premio Roma è stato istituito anche il premio ‘Roma Urbs Universalis’, assegnato alla filologa russa Ekaterina Genieva per i meriti acquisiti in campo internazionale. Il Premio è in linea con le edizioni passate, poiché lega il tradizionale gemellaggio del Premio Roma con le culture delle grandi capitali storicamente vicine all’Italia. La Banda musicale dell’Arma dei Carabinieri ha aperto la serata eseguendo ‘La Fedelissima’, ovvero la marcia d’ordinanza dell’Arma, composta da Luigi Cirenei. Sono seguiti altri brani carichi di storia: “Va, Pensiero” (dal “Nabucco”: libretto di Temistocle Solera e musica di Giuseppe Verdi), “La Leggenda del Piave” di E. A. Mario, ”Inno alla gioia” (IX Sinfonia di Ludwig van Beethoven), “Inno della Federazione Russa” (cantato da un coro russo) e “Fratelli d’Italia”, inno nazionale italiano, di Goffredo Mameli e Michele Novaro. Gli inni sono stati ascoltati in piedi dal pubblico. Ovviamente, ‘Fratelli d’Italia’ è stato anche cantato da tutti i presenti con composta emozione. La serata è proseguita con la premiazione degli Autori (ed Editori) vincitori della XII Edizione del Premio Roma per le opere letterarie in concorso, valutate e scelte dalla Giuria del Premio, presieduta da Sergio Campailla. I vincitori per le tre classi di concorso sono risultati:
1) per la Narrativa straniera: Veronique Ovaldé – ‘Quello che so di Vera Candida’, Ed. Ponte alle Grazie;
2) per la Narrativa italiana:   Franco Di Mare – ‘Non chiedere perché’, Edizioni Rizzoli;
3) per la Saggistica:  Domenico Fisichella – ‘Il miracolo del Risorgimento. La formazione dell'Unità d'Italia’, Edizioni Carocci.

Ai premiati  (Comandante dell’Arma dei Carabinieri ed Ekaterina Genieva compresi) sono stati consegnati una pregevole scultura raffigurante la lupa capitolina e un riconoscimento economico di 7 mila euro. Agli Editori è stata consegnata una targa d’argento.  Il presidente del Premio Roma, professor Aldo Milesi, dopo aver ricordato i vari gemellaggi degli anni scorsi fino al 2011 (Mosca), ha preannunciato che l’edizione del 2012 (la XIII) sarà gemellata con Londra, che il prossimo anno ospiterà le Olimpiadi. La serata si è conclusa con una spettacolare esibizione del gruppo vocale e coreografico statale  ‘Rus’ di Mosca, composto da venti elementi, tra cantanti e ballerini.


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