Giorgio PrinziIl Comitato italiano per il rilancio del nucleare (Cirn) prende atto con soddisfazione del recente Rapporto dell’Autorità per l’energia e il gas che documenta l’incredibile salasso di risorse, pesantemente gravante in bolletta elettrica, che le fonti da intemperie rappresentano e si prepara al confronto con i promotori e sostenitori del referendum concepito con finalità di contrasto alla ripartenza del nucleare in Italia, seriamente avviata con una serie di mirati provvedimenti dal Governo in carica e, per meglio chiarire la sua strategia, si serve di una terminologia militare. Per bloccare la Strafe-Spedition con cui gli oscurantisti talebani sostenitori delle fonti da intemperie si apprestano a combattere la battaglia decisiva per fermare la ripartenza del nucleare in Italia non basta ricorrere al fuoco di sbarramento e di controbatteria, ma è necessario un fuoco di contropreparazione finalizzato a scardinare il sistema avverso, colpendo nei gangli vitali, che sono appunto le generose regalie a sostegno delle rinnovabili e, in tal modo, mettere anche in crisi la logistica dell’avversario, che sinora si è avvalso di enormi risorse per essere presente sui media, direttamente con pubblicità esplicita, indirettamente con il condizionarne la linea editoriale per il paventato ritiro della medesima. Al riguardo, il citato Rapporto dell’Autorità per l’energia e per il gas rappresenta per noi una forte e salda base di partenza. La battaglia per il rilancio del nucleare, iniziata sotto la competente e illuminata guida del compianto ingegner Paolo Fornaciari, nella quale siamo ancora oggi impegnati in suo nome e richiamandoci al suo ammaestramento, è ora giunta, con la dichiarazione di ammissibilità del referendum ‘dipietresco’, al culmine e allo sforzo finale decisivo. Da entrambe le parti è mobilitazione totale. Si tratta ora di agire con determinazione e colpire in profondità, scardinando i gangli logistici e finanziari, quali le generose regalie alle fonti da intemperie, che sono la forza reale dei talebani sostenitori di tali opzioni, e rendere per essi controproducenti i capisaldi su cui si sono sinora attestati, quei parchi eolici e quegli orti solari di cui si sono sinora fregiati. Se marceremo tutti insieme con azione sincrona e coordinata, in stretta cooperazione tra noi del Cirn, il Forum italiano nucleare, l’Associazione italiana nucleare, Fare Ambiente e altri, le baldanzose schiere dei talebani e oscurantisti antinucleari, che hanno costituito uno dei più radicati e forti movimenti politici e culturali dei tempi recenti, andranno incontro ad una plateale e cocente sconfitta e, dopo avere perso credibilità e consenso tra l’opinione pubblica, in passato da essi manipolata e plagiata, si troveranno sbandati e in ordine sparso, definitivamente privi di quella orgogliosa sicumera che li ha sinora caratterizzati. Nella consapevolezza della forza delle nostre argomentazioni e della nostra capacità a divulgarle siamo certi che, pur perdurando la congiura mediatica nei nostri confronti, riusciremo a portare l’opinione pubblica sulle nostre posizioni e a rilanciare l’opzione nucleare nel nostro Paese. Viva l’Italia, viva la ripartenza del nucleare!


Lascia il tuo commento

Nessun commento presente in archivio