Vittorio CraxiIl protagonismo bieco di chi si è fatto scudo del quotidiano ‘Avanti!’ per assicurare allo spettacolo della commedia politica odierna nuove ‘trame’ non rende onore alla gloriosa testata e disattende in modo clamoroso le ragioni di chi, più di dieci anni orsono, rese possibile il ritorno alla pubblicazione della testata. Purtroppo, all’epoca fu carpita la buona fede del leader politico socialista in esilio e, dopo la sua scomparsa, alcuni tristi protagonisti si impossessarono della testata estromettendo, di fatto, i dirigenti socialisti in modo discutibile, portandola in dote alla squadra di Berlusconi. Quest’ultimo, fu sempre perfettamente informato della volontà dei dirigenti socialisti , tra cui il sottoscritto, di voler continuare a mantenere in vita quel giornale sotto le insegne socialiste, affinché fiancheggiasse la nuova esperienza del rinato Partito. Ma l’area degli ex socialisti di Forza Italia diede la sponda a un’azione proditoria di sottrazione della memoria viva di un pezzo significativo della stampa politica socialista. Le vicende degli ultimi giorni mettono in luce clamorosamente la strumentalità dell’utilizzo di quel foglio-testata che, negli anni più duri della cosiddetta ‘Rivoluzione italiana’, fu un punto di riferimento per tutti i socialisti della diaspora e ora volgarmente utilizzato per operazioni di bassa lega e di scarso o inutile valore politico. Alla luce di quanto avvenuto non resta che reiterare la richiesta formulata allo stesso presidente Berlusconi dieci anni orsono, e cioè di restituire alla legittima eredità politica del Partito socialista italiano quella testata, evitando di protrarre ulteriormente un dannoso quanto tragico ‘teatrino’ in disprezzo alla memoria di migliaia di cittadini di fede politica socialista, che non sopportano più questo odioso sopruso, né che il nome della testata ‘Avanti!’ venga infangato nel modo più inverosimile.


Lascia il tuo commento

ARBOR - MILANO - Mail - venerdi 8 ottobre 2010 20.5
Capisco che l'amor filiale possa portare ad affermazioni che poco hanno a che fare con il senso dello Stato. Tuttavia fintanto che saremo uno Stato di Diritto in cui le leggi e le sentenze della Magistratura, anche se non condivise, vanno accettate (altrimenti si emigra e non si fa il politico di mestiere) da tutti e per tutti, vorrei far notare al Sig.Bobo Craxi che la buona fede del leader socialista in esilio era la buona fede di un latitante, giudicato e condannato secondo le leggi di questo Paese. Forse non è la prima volta che l'Avanti è stato volgarmente utilizzato per operazioni di bassa lega, come probabilmente non è la prima volta che Matteotti si gira nella tomba.


 1