Giorgio PrinziSignor ministro Giulio Tremonti, apprendo da un lancio Ansa che Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Le chiede, con una lettera aperta a Lei inviata, lo stralcio dell’articolo 45 della manovra economica che abolisce l'obbligo esistente di ritiro dell'eccesso di offerta di certificati verdi. Le scrivo per esortarLa a tener duro, a non mollare nel merito, in quanto le fonti rinnovabili, tanto care ai talebani ecoambientalisti, sono inutili, dannose e perniciose; la cosiddetta “green economy” si sta rilevando, come peraltro da sempre previsto dal Comitato italiano per il rilancio del nucleare, che i media si ostinano a ignorare, un vero cancro che, crescendo, pervade il tessuto produttivo del Paese sino a distruggere la sana economia. Credo che sulla Sua decisione di tagliare queste regalie alle banche e ai signori delle rinnovabili abbiano pesato i primi qualificati studi a posteriori condotti in vari Paesi, ad esempio Germania, Danimarca, Spagna e in Italia dall’Istituto “Bruno Leoni” che concordano sul costo elevato del presunto posto di lavoro nel settore, peraltro non produttivo e solo virtuale, di fatto reso possibile in maniera surrettizia dalle generose regalie concesse a questo tipo di elettrogenerazione sotto la spinta talebana di certo ecoambientalismo. In particolare l’eoloelettrogenerazione è, in relazione alle condizioni di ventosità prevalenti nel territorio nazionale, una costosa illusione che impone il distacco dell’erogazione in rete proprio quando l’intensità del vento comincia a diventare interessante. Per le spiegazioni tecniche su quali siano le limitazioni dell’energia eolica che provocano questi assurdi, oggetto di un articolo del “Corriere della Sera” pubblicato alla pagina web http://www.corriere.it/cultura/speciali/2010/visioni-d-italia/notizie/13Salemi-La-grande-truffa-siciliana_aabf23c6-5a66-11df-903e-00144f02aabe.shtml, mi permetto di richiamare la Sua attenzione e quella degli uffici tecnici del ministero dell’Economia e delle Finanze alle pagine web, tutte a firma dello scrivente, ingegner Giorgio Prinzi, Segretario del Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare: (http://www.ilmovimento.eu/index.php?option=com_content&task=view&id=583&Itemid=82, http://www.ilmovimento.eu/index.php?option=com_content&task=view&id=613&Itemid=82, http://www.ilmovimento.eu/index.php?option=com_content&task=view&id=610&Itemi =82) più in particolare alla pagina web http://www.ilmovimento.eu/index.php?option=com_content&task=view&id=692&Itemid=82 in quanto essa è corredata di grafici esplicativi. Anche questa è a firma dello scrivente. Più in generale sarà necessario rivedere al fine di cancellare i perniciosi meccanismi attivati con il Protocollo di Kyoto, che si fonda su un colossale abbaglio scientifico, come sostenuto nelle due interviste dell’ottobre 2008 e del febbraio 2010, consultabili rispettivamente alle pagine web http://meteolive.leonardo.it/meteo-notizia.php?id=25735 e http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=20792. Nell’esprimerLe incondizionato sostegno alla progressiva abolizione delle “ecoregalie”, che arricchiscono banche ed operatori del settore, in taluni casi con non trasparenti intese con le Amministrazioni locali, come alcune indagini della Magistratura portano a ipotizzare, La esorto nuovamente, per conto del Comitato italiano per il rilancio del nucleare e mio personale, a tenere duro, a non mollare, anzi a procedere con maggiore rigore in questa direzione, come abbiamo peraltro richiesto sottoscrivendo un appello ai Signori presidente della Repubblica e presidente del Consiglio dei ministri, promosso dal professor Franco Battaglia e pubblicato come inserto dal quotidiano “il Giornale” di domenica 9 maggio 2010. A ulteriore riprova della perniciosità delle regalie alle rinnovabili, cito l’articolo pubblicato alle ore 8,09 del 2 giugno 2010 da “Il Sole 24 Ore” alla pagina web http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2010-06-02/nuova-bolla-spagnola-fotovoltaico-080900.shtml?uuid=AYgxCGvB#continue, che bene mette in evidenza i perniciosi effetti di queste tecnologie e del troppo denaro profuso a loro sostegno. Pur nella consapevolezza della faziosità della stampa nazionale che ignora ogni presa di posizione non conforme al credo ecoambientalista che la caratterizza, renderò pubblica questa lettera con un comunicato stampa dopo un ragionevole tempo dell’invio della medesima a Lei e a vari uffici del Suo dicastero.



Segretario del Cirn (Comitato italiano per il rilancio del nucleare)
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